Felidae – Baby Someday (Anaphora Records)

Omer Lichtenstein ormai qui sulle pagine di Indiepercui lo conosciamo bene, questo poliedrico personaggio musicale, originario di Tel Aviv, ma residente a Berlino, ci ha deliziato, in passato, con il suo personalissimo modo di intendere la musica e ora con questa nuova impresa, Baby someday, il nostro interagisce maggiormente con il mondo che lo circonda, consegnando agli ascoltatori un album che si affaccia costantemente sulla new wave, anche se, soprattutto in questa prova, la psichedelia di fondo e la cura del suono vintage targato ’70, non manca di certo, anzi questo lavoro denota una ricerca di fondo che acquisisce colore e pian piano si apre a cambi di prospettiva e aperture culturali verso l’oriente, un disco che già con la splendida traccia iniziale, Barbaria, mostra le proprie potenzialità, proseguendo il proprio percorso nell’infinita ricerca personalissima di un punto d’approdo alternative e multi-kulti, privo di barriere ideologiche e musicali, aperto ad ogni forma di sperimentazione e contaminazione dove appunto le innovazioni sonore sono all’ordine del giorno e dove le divagazioni tra passato e presente trovano qui espresso il concetto di apertura mentale, che travalica qualsiasi forma di pensiero concreto.