Potenza e illusione del volo, capienza di stili che vanno a confluire in unico corpo fin dentro le ossa di un cercatore di tesori nascosti.
Ci sono band che colpiscono al cuore e alle viscere, che ti lasciano senza scampo colpendo precisamente i punti vitali, i punti emozionali e lasciandoti a bocca aperta per un bel po’ di tempo.
Tra questi ci sono i “Facciascura” band veronese che al secondo album, prodotto da Andrea Viti ex Karma e Afterhours, mette la firma per entrare a pieno titolo nel circuito indie italiano.
Rock e psichedelia, cantato sporco e attitudine punk contornata da suoni studiati a tavolino e cori impeccabili.
Il disco vanta 3 partecipazioni importanti: “Uragano” con Paolo Benvegnù, “New songs are no good” con Shawn Lee polistrumentista già collaboratore di Jeff Buckley, Amy Winehouse, Alicia Keys e Kylie Minogue ed infine la presenza di Alessandro “Pacho” Rossi nella bella rivisitazione di “Maggie M’Gill” brano degli storici Doors.
Il tutto suona come un enorme vortice scomposto e ricomposto per creare una trama indefinibile e inarrivabile.
I 5 veronesi Carlo Cappiotti, Francesco Cappiotti, Christian Meggiolaro, Simone Marchioretti e Philip Romano si arrichiscono di suoni di canzone in canzone culminando il tutto nella bellissima “Alaska”.
Un disco profondo, intenso e velato da quella tristezza nel nulla che avanza.
Un preciso istante, un balzo verso la luce e poi tutto si ferma nella parte scura della luna.