Ekat Bork – YasDYes (Ginkho Box)

Album pieno e corposo, ricco di cavità in cui perdersi e lasciarsi il mondo alle spalle, un disco sopraffino fatto di elettronica seducente e costantemente in evoluzione che lascia traccia di sé proprio dove le tracce sembravano perdersi in una ricerca spasmodica di una pulsione perfetta che ci rende in libera comunione con il mondo che ci circonda. L’artista siberiana Ekat Bork ci regala un album che dire bellissimo è dire poco, un disco costruito ad arte dove i suoni si fanno seducenti e dove una voce non di certo soave ci trasporta attraverso un trip hop emozionale che mantiene, per tutta la durata dell’album, una certa tensione di fondo anche dal punto di vista narrativo, una tensione ipnotica e discostante in grado di vedere al di là dei ghiacciai infiniti e prolungarsi verso la parte più oscura di noi. Sono tredici tracce più una bonus track, canzoni capaci di ingrandire forme provenienti dal passato, trasformando la concezione di musica in un qualcosa che è legato indissolubilmente alla parte più recondita dentro di noi per aspettative mantenute e per possibilità di bellezza reale che si può non solo sfiorare, ma far nostra per sempre.