Due venti contro – In fondo (Autoproduzione)

Raccontare e raccontarsi lungo le strade della vita tra sali scendi emozionali e quel piglio sbarazzino che permette di concentrarsi su ciò che davvero è utile, su ciò che conquista e rende la proposta di Due venti contro azzeccata quanto basta per raccontare storie di vita in bilico tra il reale e l’immaginato, frutto del tempo e di quell’ispirazione che inebria l’aria quasi di magia, di quel qualcosa di positivo che l’autore a tutto tondo vuole dedicare al tempo; una ballata d’amore infinito verso tutto ciò che gli gira attorno, nei confronti dei ricordi, nei confronti dei bei tempi andati, senza rimpianti certo, ma con una dose e una carica di savoir faire che regala emozioni a non finire e conquista l’ascoltatore facendolo riportare ad un mondo così lontano da quello attuale.

Le nostre storie, quindi quelle più nascoste, tra l’apertura di Presto passando per l’essenzialità di Metropolitana, passando per il lento Parole Nuove e poi via via fino all’efficace finale di In Fondo.

Un disco che comunica e che ci parla attraverso l’uso intelligente della musica, un album che è quasi uno sfogo diretto di ciò che fu, con la speranza che un giorno ci ricorderemo di tutto questo.