Cristina Meschia – Intra (IRD)

Lavoro sopraffino e incoraggiante questo di Cristina Meschia che riesce a coniugare il cantautorato folk delle radici con il jazz intimo ed elegante, una musica per luci soffuse a disegnare la scena e una sola voce a inglobare pensieri del tempo che fu, in un sodalizio tra dialetto e italiano che ben si esprime in questo album fatto di realtà e di immaginazione; storie, racconti, aneddoti che si dissolvono nella notte dei tempi per entrare con delicatezza nel vivere di ogni giorno, penetrante bisogno di narrare le cose semplici, quelle che per noi sono anche le più belle per quindici tracce che vedono l’avvicendarsi di nomi come Luca Alemanno e Gabriele Evangelista al contrabbasso, Alessandro Di Virgilio alla chitarra, Dario Terzuolo al flauto, Jacopo Albini al sax, gli Aether Quartet agli archi e Federico Sirianni in veste di cantautore.

Pezzi che si prestano al ricordo collettivo per un’esigenza di stringere la mano a tutto ciò che è stato, preservando solo le cose migliori e incoraggiando il futuro ad andare avanti seguendo una strada in grado di renderci partecipi di un tutto in continuo e mutevole cambiamento; grazie a Cristina, ora, questo è possibile, sulle orme della Laquidara, la nostra, ci prende per mano creando ponti immaginari tra anime erranti.