Clessidra – Carta malabarica (ManzaNera Label)

E tutto inizia con un uguale a se stesso.

Un incedere di note che si strofinano su di un tessuto naturale che conosce i confini dell’universo, astratto si, ma sempre incasellato e guarnito, follemente provocatorio e prontamente reale.

Un disco di suggestioni possiamo chiamarlo, un disco che qui è difficile ascoltare, soprattutto ai giorni nostri, dove la frenesia ti incanala ad ascoltare musica – rifiuto radiofonica, che tenta di esserti amica, ma che ti accoltella alle spalle solo dal numero di ascolti che tenta di propinarti.

I Clessidra sono prodotti dal collettivo toscano Manza Nera e per questa prova si affidano ad elucubrazioni sonore degne di un direttore di orchestra, in un post ambient atmosferico e ricco di colpi ad emozioni incandescenti.

Sviluppato su più livelli ogni pezzo  parte con un rumore di cicale in sottofondo che ricorda tanto la notte, un’istantanea quasi sicura del vivere nell’oscurità e una rappresentanza del mondo tanto cara ai poeti notturni.

L’incedere poi si fa più chiaro tra Gatto Ciliegia e Bachi da Pietra in un flusso di onde ininterrotte.

Notevole l’artwork tra i migliori mai visti in vita, originale, elegante, con una bellezza unica  nell’accostare i colori e forse di proprio questo parliamo ascoltando i Clessidra, di una bellezza che non è di questo mondo, ma che deve essere ricercata, ascoltata e vissuta.