Cambra costruisce scatole mai chiuse di melliflua memoria capace di intensificare l’etere circostante con bagliori di luce e attimi che non torneranno più. Canzoni intrappolate in adolescenze mai finite si stagliano all’interno di un mondo in decomposizione perpetuando quell’idea sempre viva che il fragore che ci portiamo dentro è solo una parte esistenziale del nostro credo futuro. I Cambra incrociano I Melt, i Tre allegri ragazzi morti e quel senso di immediatezza tipico di band hardcore d’oltreoceano ad improvvisare distorsioni che escono a manetta e ci inondano di attimi e follia, di parole lasciate mai al vento, al caso e tentando di costruire una via originale nel complesso panorama della musica alternativa italiana. Da Polvere a Un giorno in più senza di te i nostri riescono a creare un disco che brucia visioni e interessi per l’universo attorno. Un album che arriva diretto e non ci abbandona facilmente.