Boris Ćevapčići, all’anagrafe Paolo Prosperini, sembra un Dente molto più impegnato. Un Capossela meno onirico capace di intavolare elucubrazioni in grado di costruire e ricordare momenti di vita, storie d’amore andate a male, elementi discostanti con il nostro credo, mai superflui nell’indovinare la scena con l’obiettivo di racchiudere sonorità da giorno che finisce, da notte da accarezzare. Per amore o per mancanza di idee migliori è un disco che parla, anche se non dichiaratamente, di sentimenti. Si scandaglia l’animo umano e le canzoni proposte si fanno parte integrante di un tutto che ingloba le esperienze musicali del nostro in un condensato poliedrico di passione, classe e capacità. Una sorta di concept album, questa la prima parte che riesce a dare figura e immagine alla parola amore in un cerchio concentrico che si fa strada tra le miserie quotidiane. Un insieme di pezzi dove le parole hanno un peso importante, ma mai preponderante nei confronti della musica. Un disco raffinato votato alla ricerca poetica nel mare del qualunquismo nostrano.