Be a Bear – Push-e-Bah (La Sete Dischi)

Siamo entrati nella tana dell’orso per vedere di che cosa è capace, siamo entrati per scoprire il suo mondo e ne siamo stati colpiti, quasi scaraventati al suolo dalla potenza di questa forza elettronica digitale che si immedesima con un essere naturale, ma che di naturale ha gran poco, se non l’idea di colpire, l’idea di quella grazia vintage che ricompone egregiamente questa musica che sa di evoluzione e procedimento alquanto certosino, una natura che in primis non si percepisce, ma ascoltandola a fondo si può sentire il rumore della neve, della pioggia che cade e dei torrenti di montagna a ricoprire gli strati di una realtà che ci circonda e si siede accanto a noi.

Filippo Zironi ci consegna un disco realizzato con un IPhone, si proprio con un telefono, un album d’avanguardia e allo stesso tempo influenzato da musicisti internazionali di pregevole fattura come Moderat, Radiohead, MGMT, per ricucire sonorità incanalate dentro alle dieci tracce, canzoni trasportate da un’avanguardia in divenire, capaci di sostanziali cambiamenti e sorprese, capaci di colpire ulteriormente anche attraverso l’uso della voce segnando un punto di rottura con il passato, forse, o più semplicemente sentendo nelle vene della quotidianità la strada da seguire, certo del fatto che riserverà numerose soddisfazioni.