Andrea Brunini – L’isola dei giocattoli difettosi (Autoproduzione)

Incrociatori di stili, umori e colori, per la seconda prova del cantautore toscano Andrea Brunini, per un disco che porta con sé il sapore dell’amore, delle cose semplici e di tutto ciò che velatamente fa muovere gli ingranaggi di questa società malata ponendo l’individuo sempre e comunque all’interno di storie da cui è difficile uscire. L’isola dei giocattoli difettosi è un insieme di canzoni che con ironia ci fa vedere la nostra finitudine, il nostro lavora, consuma, crepa. Lo fa con una capacità cantautorale mescolata al folk delle tradizioni e facendo del citazionismo letterale e cinematografico un punto d’incontro con uno stile asciutto e sincero. Ciò che ne esce è una prova curiosa e ricercata soprattutto in chiave testuale, ricordiamo l’iniziale Fuori posto, il singolo Giulia o pezzi come la title track e la finale lasciata a Notte, quasi una chiusura del cerchio naturale che nell’istantanea del momento si fa presenza e per un attimo consola e svanisce. Un album diretto, senza giri di parole che trova nel senso di illusione quotidiana una profonda rinascita e un punto di partenza per comprendere ciò che ci circonda.