Post Fata Resurgo – ‘E capa ‘e core ‘e stommaco (Autoproduzione)

P.F.R. Post Fata Resurgo – 'E stommaco Lyrics | Genius Lyrics

C’è sempre una sorta di complicità melliflua e artistica nei P.F.R. Quel senso profondo di condivisione che oltrepassa le mode e cerca di ritrovare, nelle peripezie di ogni giorno, una strada diversa da seguire, sottolineando, quando serve, gli errori dell’essere umano e trovando, nella musica, un’arma di denuncia necessaria alla realtà che stiamo vivendo. Con questa nuova fatica Mauro Marsu e Salvatore Torregrossa ritornano ad odorare la strada, ma anche una sorta di musica concettuale che non si accontenta, ma che ricerca, nella commistione dei generi, punti di contatto con un sentire personale e sincero. Diarii di vita quindi, ad inglobare una musica fatta assieme ad altri musicisti che si mettono a disposizione per creare un qualcosa che non è divisivo, ma potente collante nell’affrontare i giorni a venire. Ci sono brani che ritroviamo, già presenti nel passato lavoro, altri nuovi che continuano a dare un senso reale alla direzione da seguire. In mezzo tanta vita e bisogno di contaminazione per un risultato di insieme che riscopre, nell’unione, la speranza per calpestare il quotidiano e rinascere a vita nuova.


Giulia Pratelli – Luca Guidi – Di blu. Omaggio a Domenico Modugno (Autoproduzione)

PRATELLI-GUIDI: "Di Blu. Omaggio a Domenico Modugno" è il nuovo album -  Switch On

Intesa concettuale ad inspessire una prova dalla forte connotazione artistica che trasforma il senso dell’omaggio in qualcosa che arriva vicino al cuore di chi ascolta in una perenne sensazione di tensione che si apre ad inglobare mondi lontani e vicini. Un trasportare il passato all’interno di contemporanei universi. Giulia Pratelli, alla voce e alla chitarra acustica, Luca Guidi, polistrumentista dall’importante talento, riescono nel tentativo, non di certo facile, di dare luminosità sperata, ad uno dei primi, grandi cantanti, della scena italiana del dopo guerra. Le canzoni scorrono veloci e le atmosfere ricreate servono a comprendere l’intensità di una prova di spessore che riesce, inevitabilmente, a tracciare una linea che si fa viaggio emozionale, carico di aspettative mai deluse, mai tradite. L’inarrivabile Amara terra mia, Farfalle, Meraviglioso, Piove con Mauro Ermanno Giovanardi, Nel blu dipinto di blu, sono solo alcuni dei momenti più alti di un disco che vede la concretezza abbracciare il sogno e che trova, nella parola omaggio, il senso composito atto a raggiungere un bene più grande.


Pietro Cuppone – Nobody’s home (Maxy Sound)

Atmosfere notturne introducono l’ascoltatore all’interno di mondi in continua evoluzione e che riescono a creare, attraverso peripezie di corde suonate, immagini mai in dissolvenza, ma piuttosto sensazioni perenni con il circostante, con un qualcosa che si apre, con le emozioni vicine al cuore, all’anima di chi ascolta. Questo Nobody’s home è un sopraffino tentativo di dare al tutto una versione, una visione di bellezza che spazia e intensifica l’attesa, percependo, nell’insieme, atmosfere a tratti malinconiche, a tratti meditative, a ricoprire intensità nelle composizioni create. Sono otto tracce, otto movimenti raccolti che realizzano un viaggio da vivere con lo stesso ascoltatore. Un viaggio intrinseco di pura materia onirica dove gli abbracci notturni sono contestualizzati nelle pagine del proprio diario di vita per un personale riconoscimento che profuma di cose migliori. Pietro Cuppone realizza un ponte tra Occidente e Oriente. Mescola suoni, lo fa con cognizione di causa e grande talento per un disco concreto e mai mellifluo, a tratti stupefacente.