Terra bruciata dal sole, montagne non troppo alte a dominare la scena e in fondo il mare che fa da contorno ad un universo affascinante dove calore e culture si fondono nel creare accoglienza, empatia, ascolto, storie che si tramandano grazie al vento e alle forze della natura. Andrea Marchesino colpisce al cuore dell’ascoltatore grazie ad atmosfere blues incastonate all’interno di pezzi che si fanno racconto di vita, speranza per il domani, centralità desert a lambire gli anfratti celati della nostra anima più oscura. In Gargano blues ci sono le impressioni di un territorio che diventa punto essenziale e preponderante per canalizzare una meraviglia da narrare e da tramandare, un connubio di suoni che non passa inosservato. All’interno di questo disco possiamo percepire un surf alla Dick Dale sporcato da una sorta di musica delle origini perché l’album di Andrea Marchesino affonda radici nella terra e nel colore, nelle sfumature e dentro a tutte quelle storie tramandate che vorremmo sempre ascoltare e in qualche modo, nel nostro piccolo, far diventare nostre. Aiutato, nella nuova fatica, da Danilo Gallo al basso, da Matteo Nocera alla batteria, mentre nei featuring da Marta dell’Anno, Antonello Iannotta, Jack Spittle e Yeore Kim, Andrea Marchesino pone al centro della sua creazione una musica fatta di ricordi incasellati nelle istantanee della vita a ricordare che il suono proposto serve a disegnare, costantemente, qualcosa che non c’è più.