Alessandro Baris – Sintesi (Otono Records)

Composizioni notturne ricercano la bellezza nell’impossibilità contorta di creare mondi su mondi alla ricerca smodata di sentieri oltre il confine del tempo. Passi quindi strumentali accarezzati dal vento che gira e ingloba, un vento di bellezza sospinta e sempre pronto a garantire essenzialità e purezza nelle forme create. Forme che sono architetture dell’anima. Forme che sono e diventano passi per questa e altre vite raggiunte e vissute. Il disco di Alessandro Baris è una perla di rara intensità, capace di ottenere un risultato contagioso grazie a suoni ponderati e ammalianti, suoni che trovano nell’incontro condiviso il punto necessario di svolta che amplifica le vedute e allarga ogni qualsivoglia forma di barriera imposta. Last letter to Jayne vede la collaborazione di Lee Ranaldo dei Sonic Youth, Embers con la voce di Emma Nolde e Nival con la presenza di Lisa Papineau già al lavoro con gli Air, Jun Miyake, M83. Sintesi è un album apparentemente completo. Un disco che trova nei pertugi dell’esistenza il proprio mondo nuovo da scoprire e inglobare.


Kiko KC – Nessun piano B (Hyper lucid records)

Pop autorale intriso di realtà a sorprendere momenti di calma apparente attraverso una musica che si compone di elementi primari e non lascia via di scampo. Il disco di Kiko KC, batterista di formazione, riunisce la canzone d’autore italiana aggiungendo un tocco di personalità nel vasto e complesso panorama della musica di genere, cercando di trovare una personale interpretazione ai sentimenti di questo tempo. Ecco allora che il nostro tira fuori dal cilindro sette canzoni che spaziano su territori si già ascoltati, ma capaci di donare sempre nuova linfa vitale ad un progetto coraggioso e soprattutto percepito interiormente. Quello che ne esce è un insieme di canzoni che sembrano parlare della nostra quotidianità. Pezzi che ci sussurrano da vicino l’immensa complessità dei rapporti umani.


Ornello – Nato per cantare (Dischi gonfiabili)

Ornello - Nato per cantare -

Brunori, Calcutta, Rino Gaetano concentrati in un disco dal sound avvolgente, semplice e coinvolgente. Nato per cantare è un disco che usa l’irriverenza per narrare le vicende di questo tempo, usa la sapiente arma dell’intelligenza per raccontarci che tutto sta andando a rotoli, ma con un certo stile. Ornello snocciola canzoni su canzoni attivando l’ironia come ingrediente essenziale per non prendere le cose troppo sul serio intensificando, nell’ascolto, il significato da veicolare. Nato per cantare è un album sincero dove le influenze si sentono, ma non sono così fondamentali. Il nostro cantautore riesce a trovare una propria via di fuga dalla realtà grazie ad un’astuta apertura alle mode del momento condite con tocchi unici e personali. Nato per cantare è un album estivo. Un disco che trova nell’immediatezza il proprio punto di fuga.


La methamorfosi – In dolore (Autoproduzione)

IN DOLORE - LA METHAMORFOSI - recensione

Il suono di Seattle concentrato in Friuli per un rock d’oltreoceano che ricorda le elucubrazioni degli italiani Verdena ad impreziosire di viscere dorate una musica alternativa che non cerca le mezze misure, ma si attesta fondamentale visione di ciò che sarà. La methamorfosi, con il loro secondo disco, ci accompagna all’interno di un mondo destrutturato a dovere in cui la cripticità dei testi si sposa con parti strumentali deflagranti pronte a donare impeto e rivoluzione ad un album in continua evoluzione. Le ali, Madre, Mi soffoca, Tocchiamo il fondo sono gli elementi essenziali e portanti per comprendere una poetica che viaggia oltre confine. In dolore è un disco cangiante. Un album, a tratti, sorprendente.