P.F.R. – Post Fata Resurgo (Autoproduzione)

Eccolo il completo album del duo P.F.R. a sancire definitivamente una commistione essenziale e forse unica, oggi, nel panorama musicale italiano di rap, rock, funk, blues, soul disco, pronta ad innestare una continua evoluzione sonora capace di dare senso e tangibilità al suono di strada che si concretizza verso una sorta di world music contemporanea dove la solidità magnetica di fondo si sposa con una tagliente denuncia al mondo circostante. Un inno alla disobbedienza costruttiva. Un bisogno quasi etico di riscoprire l’essenzialità da ritrovare nella rottura delle catene che opprimono. Un bisogno sempre in prima linea di circoscrivere un’inutilità di fondo per dare coerenza e senso compiuto all’essere più che all’avere in un incontro/scontro con il sotterraneo universo fatto di melma da cui risorgere. Non ci sono molte spiegazioni da dare. Il disco dei Post Fata Resurgo, rigorosamente fedele alla terra d’origine, la Campania, si presta ad essere elemento di coesione per un rap di ricerca e innovazione in costante miglioramento nella forma d’espressione incarnata.


Amusin’ Projects – Mistery in the making, Vol.3 (Autoproduzione)

Amusin' Projects “Mistery in the Making, Vol. 3” - Agenzia Stampa

Sperimentazione mai lasciata in disparte per il terzo episodio in divenire di questo Mistery in the making, Vol.3. Arsen Palestini in arte Amusin’ Projects ci regala un EP composito fatto di sogni e sostanza, fatto di strada e oniriche visioni di ciò che sarà. Sono sei pezzi a completare, forse, un’opera dal forte impatto emozionale dove creatività, energia e incisività sono parole d’ordine a riempire vuoti e a colmare spazi. Strade urbane svirgolano tramonti e l’incessante prosa cadenzata sussurra sofisticazioni e meccanismi in stato di grazia. Il disco del nostro è quasi un inno al ritorno della normalità. Un bisogno sempre vivo e mai assente di essere parte di un tutto, protagonisti della nostra storia, protagonisti di un mondo che cambia. In questo disco ci sono momenti spensierati e altri più introspettivi. Un modo diverso per riflettere su ciò che è stato con la consapevolezza necessaria, con l’auspicio di essere migliori.


Giuseppe Calini – Polvere, strada e rock’n’roll (Music Force)

Cosa possiamo dire di un musicista che è arrivato a costruire nella sua carriera indipendente diciotto dischi? Cosa possiamo dire di un musicista con una quindicina di Telecaster pronte all’uso? E ancora cosa possiamo ancora raccontare di un rocker a tutto tondo fedele alla linea oggi più che mai? Il disco composito di Giuseppe Calini, cantautore in rock che non ha bisogno di molte presentazioni, è un continuo ricercare vie percorribili all’interno di un’ispirazione importante che assottiglia sempre più il superfluo consegnandoci una prova dove passato e presente sono un continuo ricercarsi, un continuo venire alla luce. Sono dieci canzoni quasi improvvisate, cantate e suonate. Dieci pezzi capaci di uscire dalla penna della ragione per donare all’ascoltatore immediatezza contenuta nel classico della tradizione riuscendo a mantenersi grazie ad uno standard che non cerca voli pindarici, ma che piuttosto ambisce alla sostanza.