Rifrazione – Artemoltiplicata (Autoproduzione)

Composite visioni contemporanee accennano a divincolarsi dalla realtà attraverso una tangibile essenza del tutto che oltrepassa i confini conosciuti per amplificare sogni e speranze in un disco dal forte sapore futuro. Prodotto da Ugo Cappadonia, il progetto musicale di Giuseppe Giannecchini si ispira all’architetto razionalista Giuseppe Terragni. Un album che ha il sapore dell’alternative targato novanta tra echi di Afterhours, Marlene Kuntz, Atleticodefina, Sux!. Un disegno quindi esigente e mai completo in grado di attraversare lo spazio conoscendo le regole che lo governano e cercando di scavare a fondo oltre il conosciuto, oltre la consuetudine di questo tempo. Sei pezzi in tutto per una prova a tratti disorientante, ma nel contempo solida e contemplativa. Un disco che sembra un’evoluzione di questo tempo, un’evoluzione a tratti minimalista, a tratti piena come mare in tempesta, nel tentativo di disegnare il fondo di questa nostra realtà.


Daniele Mammarella – Moonshine (Musicforce)

Moonshine Daniele Mammarella

Elementi compositi ad intessere trame all’interno di una solitudine serale capace di addentrarsi all’interno di mondi creati per l’occasione e in grado di attraversare spazi raffinati e costruiti ad arte. Daniele Mammarella fa del fingerstyle la propria missione. Una missione che lo vede protagonista di un disco al chiaro di luna capace di emozionare attraverso spazi di silenzio alternati ad arpeggi per un risultato d’insieme tecnicamente invidiabile. Un musicista unico, tra i più dotati della sua generazione. Vincitrice di numerosi premi e concorrente di concorsi internazionali, il nostro riesce a caratterizzare un disco capace di comunicare oltre i confini prestabiliti. Shadow blues, la stessa title track, Waterfall, Horizon, Windy, Goodnight nel finale sono solo alcuni dei pezzi cardine a creare un puzzle omogeneo e di sicuro interesse per un disco che fa dell’unicità la propria chiave di lettura.