Nicol Bana – La maieutica (Autoproduzione)

 

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Si scomoda Socrate nel progetto di Nicol Bana creando un dialogo che per natura trova il suo lento divenire in una ricerca elettronica e campionata di suoni per nulla banali e incastonati nel futuro che verrà. La maieutica Ep racchiude quattro tracce che fanno da timbro fedele ad una ricerca estetica in perenne cambiamento. Una ricerca estetica dal forte impatto che ricorda per certi versi le elucubrazioni del cadenzato parlare di Ferretti o di Battiato in una sorta di litania cosmica destrutturata e convincente. Quattro canzoni soltanto, quattro immagini che tentano di raccontare una quotidianità mai definita, ma piuttosto capace di ricercare la sensibilità nelle azioni attraverso un’elettronica ad uso e consumo di tutti, ricca di spessore e di sfumature. Una prova importante, a tratti naif, ma pur sempre unica nel suo genere.


Scerida – By night (Autoproduzione)

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Tormentate visioni notturne amplificano l’esigenza di comunicare attraverso canzoni melliflue che si fanno arte, concetto, sovrapposizione in un sentire comune invitante e suadente. Nuovo piccolo EP per Scerida già nota con lo pseudonimo CARA, all’anagrafe Daniela Resconi, qui per l’occasione colorata dall’oscurità della notte ad ingigantire spazi grazie a canzoni che sono e diventano substrato emozionale, vita, architettura ragionata di un pensiero. By night è una sorta di concept. Un lavoro che può sembrare lo-fi da cameretta, ma che al proprio interno racchiude le speranze concrete di un cammino personale e pieno di soddisfazioni. Un cammino che diventa senso compiuto nella magica capacità di amplificare un concetto rendendolo racconto vivo e viaggio di scoperta che non si pone limiti, non si pone confini, imbrigliando di luce l’oscurità che avanza.


Marco Sonaglia – Ballate dalla grande recessione (VREC)

La respiri nell’aria l’esigenza di combattere per un ideale. La respiri nell’aria e ti entra dentro come un freddo coltello ad aprire vecchie e nuove ferite del passato che con fare anacronistico infrangono muri e confini per sedimentare i pensieri all’interno di poesie dal forte valore umano. Torna Marco Sonaglia con un disco che colpisce. Un disco fuori dal tempo che strizza l’occhio ai grandi da Lolli a Guccini passando per De André in un sodalizio sonoro che non ha mai smesso di abbracciare l’importanza di una musica d’autore sentita e impegnata. Le poesie di Salvo Lo Galbo sono qui musicate con lo scopo di dare vita a ballate verbose, coraggiose e controcorrente. Canzoni che colpiscono al cuore e non lasciano indifferenti, ma ti scavano dentro e fanno i conti con quello che ci resta. Da Primavera a Lesbo fino a La mia classe passando per otto ballate sopraffine e reali il nostro riesce nell’intento di dare nuova linfa vitale e valore intrinseco alla canzone d’autore italiana per un disco che si schiera, sempre e comunque, dall’altra parte della barricata.


Daniela Spalletta – Per aspera ad astra (TRP Music)

È uscito il nuovo album di Daniela Spalletta: “Per aspera ad astra” -  Modulazioni Temporali

Ipnotiche visioni attraversano paesaggi classicheggianti grazie ad un concentrato sonoro di immacolata bellezza dove sodalizi uniformi con elementi dalla forte caratura si sposano in simultanea con il desiderio di comunicare. Il nuovo disco di Daniela Spalletta racchiude una bellezza arcana, ancestrale. Un mescolanza, un’eterogeneità a comporre melodie a tratti spirituali in bilico tra Antony e Bjork in un caleidoscopio di oscurità che si apre al colore e tenta di creare un quadro immaginifico, ma nel contempo reale. Per aspera ad astra è un metaforico viaggio errante caratterizzato dal cammino che diventa possibilità di raggiungere le stelle in un immolarsi con il cuore e la mente nei cieli di questo nostro tempo. Sezioni d’archi e sezioni ritmiche si fondono in una complessa trama fatta da pezzi come Up, Samsara, Flamen, Rosa o nel finale dalla canzone che da il nome al disco. L’album di Daniela Spalletta porta con sé un’importante valore artistico da preservare e ricordare. Tanta qualità si respira nell’aria, una qualità che diventa visione concreta di ciò che verrà. 


Franca Barone – Be Kind (IRMA Records)

Franca Barone, "Be Kind" è il secondo album della cantante e compositrice

Suadenti visioni immortalate da una fotocamera vintage vanno ad inglobare pensieri in divenire che si fondono e amplificano immagini ascolto su ascolto. Il nuovo, secondo disco, di Franca Barone, incorpora un’energia magnetica pronta a riempire l’etere di costrutti e architetture in grado di camminare in bilico tra passato e contemporaneità in una sorta di bolla d’aria impressa nelle vicissitudini di tutti i giorni. Be Kind è un disco jazz che strizza l’occhio al soul, aprendo a contaminazioni incapsulate a dovere e pronte a stupire. Franca Barone ci regala un’odissea fatta di amore e speranza, ma anche di sofferenza introspettiva dalla cui penna fuoriesce il substrato emozionale su cui poggia l’intera produzione. Dieci canzoni, dieci istantanee a far da sfondo ad un viaggio. Da Underwater fino a I don’t blame you passando per Blue pill, la stessa title track, Lost Love in un concentrato di pura classe che qui oscura tutto il resto e rende l’intero album una sorta di colonna sonora, in chiave jazz, per le nostre giornate.