La Jacquerie – Il mare (Resisto)

La Jacquerie: recensione de Il Mare

Onde in dissoluzione post rock sporcate da un blues d’autore che sconfina verso lidi lontani e attanaglia in una sorta di mescolanza poetica di visioni leggere alternate a veri e propri turbamenti emozionali. La Jacquerie confeziona un disco che ha un focus preciso e personale. Spiriti affini possono essere i Massimo Volume o in parte la canzone autoriale degli anni settanta, ma ciò che rende del tutto interiore e particolare questo lavoro è la capacità della band di far centro attraverso un linguaggio schietto e diretto e nel contempo ricercato in tutte e cinque le canzoni proposte. Tempi dilatati si alternano a testi succinti e impressioni date dalla peculiarità di una musica in deflagrazione quasi costante. Il mare è uno stato interiore. Una forma forse di ciò che è stato. Un pensiero e un sogno qui raccontato sul far della sera attraverso le tempeste di ogni giorno.


Il pretesto – Distratta-Mente (Alka Record Label)

Distratta-Mente” l'album d'esordio della band romana Il Pretesto -  Fotografie ROCK

Mare in tempesta amplificato a dismisura che incontra poesia ed eccentricità in un sodalizio graffiante dove il rock d’oltreoceano si fonde con l’italianità alternativa degli anni zero in un prosecuzione naturale di amore verso il ritornello ammiccante situato tra passato e futuro. Ascoltando Il pretesto, forse per l’affinità vocale, mi viene a mente un Tiziano Ferro deviato verso la musica indie. Vocalizzi famigliari abbracciano la particolarità degli arrangiamenti creando un flusso magmatico di corrente e ispirazione che rende l’ascolto un punto unico di contatto con tutto quello che cercavamo e che alla fine non è mai stato perduto. Sette pezzi. Sette ricerche sonore misurate e portate alla luce dopo un tunnel di gestazione. Fiore di fenice è sufficiente per comprendere la caratura dell’intero disco, Eclissi, nel finale, è conclusione degna di un insieme eterogeneo di canzoni e parole in movimento. Distratta-Mente raggiunge apici interessanti. Amalgama un’ottima tensione generale. Un album che diventa esso stesso ponte tra diverse forme di comunicazione. Un disco indie e nel contempo popolare.


Red Roll – At the end the beggining (Resisto)

Red Roll: Disponibile il primo disco “At The End The Beginning” - Metal In  Italy

Lavoro di cesello a scardinare abitudini proto punk in una sorta di garage rock assemblato al metal in una mescolanza energica che non passa di certo inosservata. Un disco lasciato a sedimentare dove i fasti della musica del passato riecheggiano attraverso la prepotenza in simultanea di sei pezzi stereofonici ad abbracciare miti e leggende di un rock che ha lasciato il segno. Sei canzoni che scorrono alla velocità della luce. L’apertura di Red lights, il proseguimento con il singolo Call me mad, The world scream nata dall’idea di assemblare parole inviate dai sostenitori della stessa band, Song for you nel finale sono pezzi di un puzzle articolato e creato ad arte per consegnare all’ascoltatore una botta perentoria di vita che di certo non lascia indifferenti. I Red Roll gridano al mondo intero il proprio esistere. Lo fanno attraverso una forma desueta, ma di certo efficace. Senza peli sulla lingua, senza bisogno di strafare. Loro davanti al muro della quotidianità.