Uscitanord – Manufacta (Autoproduzione)

Manufacta - Uscita NordElementi del fantastico ad incontrare il reale attraverso un cantautorato in chiave jazz che ammalia per atmosfere notturne ricreate e capace di perpetuare un’idea di bellezza immacolata da assaporare pezzo dopo pezzo. Nel nuovo album degli Uscitanord c’è un’intenzione di fondo che fa del lirismo raccolto un bisogno sempre nuovo e necessario di stupire grazie a contrappunti sonori che incantano costruendo ponti, oltrepassando confini e insinuandosi laddove il bisogno di raccontare viene soppiantato dal trasporto onirico a dare senso alle immagini che ci troviamo, giorno dopo giorno, ad ammirare. Manufacta, nel suo girovagare mellifluo, fa dell’immediatezza un’ancora per questo ed altri porti da raggiungere. Nel disco degli Uscitanord troviamo l’amore per le cose più semplici e pure. Un amore così grande a ricoprire il cielo stellato di sogni e oscurità, di racconti di vita e di quell’instancabile bisogno di far parte di un qualcosa di più grande e condiviso chiamato esistenza.


Emiliano Mazzoni – Emiliano Mazzoni (Private Stanze / New Model Label)

Perpetua visione di un universo nuovo da scoprire dove elementi di una quotidianità pregna di verismo si mescolano con visioni psichedeliche d’oltreoceano a stringere elementi di una musica d’autore mai in disuso, ma che piuttosto è capace di indossare il vestito migliore per colpire a fondo lungo le strade dell’esistenza. Emiliano Mazzoni con il suo disco omonimo racchiude un segreto quasi fanciullesco. Nell’album del cantautore modenese ci sono paesaggi da vivere, esistenze da percorrere, ma c’è anche quell’ingenua illusione del bene fatta di prati e nuvole, di semplicità da respirare a pieni polmoni in un’eterna corsa alla ricerca del bambino che risiede in noi. Otto sono le tracce e altrettanti sono i sogni raccolti in questa manciata di canzoni soppesate. Emiliano Mazzoni compone un disco introspettivo che parte con Quei mercantili fino a Immensamente Margherita solcando i mari della nostra immaginazione, tra un arpeggio di chitarra, un blues disegnato bene e dove i ricordi del tempo vincono su ogni cosa.


Davide Solfrini – Ultravivere (New Model Label)

Davide Solfrini - Recensione - ULTRAVIVERE (Cantautore, New-Wave,  Alternativo)

Ballate antropologiche che si stagliano all’orizzonte intessendo trame di strumenti in evoluzione che accompagnano capacità di attingere dai vissuti un posto di cielo da occupare. Il nuovo di Davide Solfrini convince per eterogeneità raccolta coagulando elementi del passato con qualcosa di più naturale e contemporaneo. Ultravivere è una parabola ascendente della nostra società. Gli elementi costitutivi del disco instaurano bagliori da ricercare negli spazi di vita sovrapposti e nei continui elementi di innovazione autorale portati ad esempio nell’intera produzione. Melodie di facile appeal come in Smontati la testa, Ultravivere e Terra straniera lasciano il posto all’introspezione d’autore in pezzi come Un pescatore e Aria diversa. Un rock che incrocia la new wave e colora di nero un mondo dove i colori non sono sempre necessari. Il disco del nostro riesce nell’intento di raggruppare in musica un pensiero che ascolto su ascolto si fa sempre più vivido e reale.