Roberto Sarno – Prova zero (RadiciMusic Records)

Introspezione sonora malinconica che si veste di velluto e intensifica visioni attraverso una realtà in espansione capace di condensare attimi di felicità svanita con un qualcosa di più profondo e intenso, qualcosa che non si dimentica facilmente ma che piuttosto si sedimenta nel profondo del nostro cuore, nel profondo del nostro essere pienamente. Roberto Sarno si spoglia degli orpelli di genere per donarci un cantautorato quasi in presa diretta che non si risparmia, ma racconta di questa e altre vite con la classe e la capacità di chi riesce a comunicare attraverso poesie in musica condensate per l’occasione. In Prova zero c’è spazio anche per Abbiamo vinto un’altra guerra di Motta, ma il vero fulcro dell’intero disco lo troviamo in pezzi come l’apertura affidata a Il tempo che brucia sull’asfalto, Fragole, Cadere sola, Parole inutili. Un album intimo questo, pieno di ricercatezza sonora che in chiave minimal sa emozionare alzando l’asticella sempre più in là.


Angelo Daddelli & I picciotti – Angelo Daddelli & I picciotti (800A Records)

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Otto pezzi che infrangono i muri di confine per consegnarci un suono pregno di risultato, pieno di influenze, di storie e di vita. Sembra di ascoltare un miscuglio eterogeneo di world music conficcata nelle ultime produzioni di De André in una ricerca mediterranea di amore per la musica, amore per l’arte, amore per la gente. Angelo Daddelli & I picciotti riescono nell’impresa di mettere in musica una vitalità davvero sorprendente. In questo album ci sono storie di lavoro, di emigrazione, storie di sudore e abbandoni. Lo si percepisce da un sole che consuma le rughe e si fa nel contempo sorriso oltre le difficoltà quotidiane. Ci sono canzoni sorprendentemente cariche di una forza oltre ogni aspettativa. Un disco che sa far ballare, sa far riflettere, imprigionando l’attimo in una tradizione che diventa contemporaneità  e non delude, ma piuttosto incarna un pensiero in canzoni come l’apertura di U puddicinu passando per la bellissima Ti ti ti, Abballati, Comu si beddra, Vicariota. Ciò che ne esce è un insieme di pezzi che prende spunto dalla vita di tutti i giorni raccontando di una terra mai spezzata, ma bisognosa di un punto condiviso da cui ripartire.


Senhor MuTrìo – Falso d’autore (Autoproduzione)

Risultato immagini per Senhor MuTrìo - Falso d'autoreCi sono colori, sensazioni e aspirazioni. Ci sono le nuvole polverose di fumo ad intensificare il rapporto che abbiamo con noi stessi. Ci sono poi momenti, attimi di energia che partono dal cuore e che in qualche modo vorremmo continuassero ad alimentare la nostra fame di musica. I Senhor MuTrìo riescono nell’impresa, non facile, di regalare tocchi di unica eleganza associati ad un insieme di pezzi che comunicano attraverso opere, visioni, diversi punti di vista. La tavolozza dei nostri prende il sopravvento e ci regala un insieme di canzoni che sanno spaziare dal blues al jazz passando per la bossa nova in un intero ritorno di pensieri e azioni che inevitabilmente si scontra con il nostro vivere. La parabola ascendente trova la title track a fare d’apripista, passando per Goffredo, Costanza, Sicomoro, Concerto. C’è ironia in questo album, ma nel contempo c’è il bisogno di costruire qualcosa di inossidabile, qualcosa di sicuro. Falso d’autore è un album ricco di sfumature che l’ascoltatore è chiamato ad interpretare all’interno del vortice, non casuale,  della nostra esistenza.


Nicola Denti – Egosfera (Autoproduzione)

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Purezza di tocco e bellezza che sorprende, viaggio a tratti mistico e surreale, onirico e intenso per scelte e colori che estrapolano forme, estrapolano massicce situazioni di ampliamento e danno la sensazione di comprendere meraviglie ad ogni istante riflesso. Nicola Denti confeziona un concept album strumentale che racconta, per narrazione in musica, del viaggio di Ekow verso Egosfera. Un viaggio nel buio a ricercare la luce, sfiorando mostri sacri del panorama internazionale come Petrucci, Satriani, David Gilmour in un istante compresso a ricreare caleidoscopi intensi dove l’elettricità di confine diventa parte disorientante di un tutto sempre più definito. Ciò che ne esce è una prova davvero interessante, classica nella sua veste e nella sua forma, ma piena di sostanza luccicante pronta ad imbrigliare bellezza ascolto su ascolto, attimo dopo attimo.


Naddei – Mostri (CosaBeat Studio)

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Mostri sacri decostruiti nel mare dell’elettronica con un’intraprendenza notevole a lasciar sedimentare poesie nell’aria pronte a colpire ad ogni ascolto. Cura nella selezione per Franco Naddei, già Francobeat, grazie ad un disco maturo e coinvolgente che stravolge la famosa musica che conosciamo con impressioni lasciate a macerare nel tunnel del ricordo e riaffiorate pian piano a sostituire elementi di consuetudine con un qualcosa di innovativo ed elettrizzante. Mostri è un insieme di pezzi rivisitati. Canzoni di De andrè, Tenco, Battiato, Graziani solo per citarne alcuni ad intessere trame ben congegnate e mai banali, ma piuttosto scelte seguendo un filo invisibile che collega mente e cuore. I suoni sono avvolgenti e lo stupore nelle orecchie dell’ascoltatore sale a dismisura e mai delude, ma piuttosto intavola discussioni passate con un occhio rivolto al futuro. Mostri è complementarietà e bisogno di appartenere, un sodalizio mai celato con i grandi che sono diventati radici del nostro vivere.


-FUMETTI – Jurga Vile/Lina Itagaki – Haiku siberiani (Topipittori)

Titolo: Haiku siberiani

Autore: Jurga Vile/Lina Itagaki

Casa Editrice: Topipittori

Caratteristiche: pag.240, colori

Prezzo: 16 €

ISBN: 9788833700328

 

 

Dirla, gridarla ad alta voce oppure sussurrarla, tenerla nascosta, custodirla vicino al cuore. Quando parliamo di memoria è sempre difficile capire il substrato interiore di ognuno di noi, carpirne limpidezza, vissuti e soprattutto ricordi. Quando parliamo di memoria storica invece tutto sembra più chiaro, le testimonianze si fanno vive, il nostro bisogno di apprendere elementi necessari fa parte di un percorso che è insito dentro la nostra mente e  che difficilmente possiamo dimenticare. Haiku siberiani parte proprio dalle testimonianze. Dal racconto tramandato. Dalla storie che ci portiamo dentro e che inevitabilmente fanno parte del patrimonio universale di questa umanità molto spesso privata, anche per scelta, della narrazione di ciò che è stato.

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La vicenda raccontata da Jurga Vile si stabilisce nel fulcro della stessa memoria. Questa è la storia del bambino Algis, padre di Jurga, deportato in Siberia, con tutte le persone del proprio paese lituano, nel 1940. Un viaggio dove disperazione e abbandono diventano essenzialità nell’unione, nello scambio e nella condivisione. Un viaggio esperienziale che vedrà lo stesso Algis ritornare nella propria Lituania per tentare di ricominciare a vivere di nuovo.

Bellezza materica, verismo, necessità di sopravvivenza si fondono con la crudeltà, la durezza, la realtà in una poesia dal tratto intimo e commovente che brilla per semplicità e riesce, come diario di vita, a condurre il lettore all’interno delle vicende raccontate.

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Suddiviso in piccole storie a presentare una sorta di albero genealogico in evoluzione il fumetto/racconto portato in Italia da Topipittori, vincitore del premio come miglior libro per ragazzi in Lituania e candidato ad Angouleme come miglior fumetto per giovani adulti riesce ad essere convincente e veicolo di speranza. Le api, le mele, gli Haiku ai prigionieri giapponesi, la musica, sono elementi cardine di vita, elementi di incontrastata e unica necessità per comprendere un passaggio necessario, un passaggio di luce nel buio più assoluto.

I testi di Jurga Vile sono carichi e intrisi di soggettività comune, sono empatici e bilanciati. I disegni di Lina Itagaki fotografano la scena, sembrano polaroid scattate per necessità. Lo sfondo non è mai chiaramente identificato perché protagonista è la persona, la relazione, nel bene e nel male la comunicazione.

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Haiku siberiani è un testo carico di scoperta. E’ storia piena di memoria. E’ la bellezza dell’istante nell’innocenza dei bambini, è l’ingenuità che diventa unico atto di coraggio a cui possiamo aggrapparci e in questo libro la via di fuga tangibile è proprio quel gesto di fantasia voluta che si trasforma in realtà.


Per info e per acquistare il libro:

https://www.topipittori.it/it/catalogo/haiku-siberiani