The Softone – Golden Youth (Autoproduzione)

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Impressioni di Settembre sulla tavolozza della vita, immagini nitide di un passato che rimanda ad una nostalgia velata e circoscritta, raccontando di introspezioni future e sogni racchiusi in un cassetto di vita più unico che raro. Il disco di The Softone, all’anagrafe Giovanni Vicinanza. è una perla rara nel panorama della musica d’autore italiana. Il nostro abbraccia un cantautorato statunitense che passa da Bon Iver, passando per The tallest man on heart e perpetuando echi di Dylan in tutte le canzoni proposte. Racconti di vita quindi, perdite e momenti di gioia, incontri e possibilità nascoste dietro l’angolo che aspirano a diventare sensazioni irripetibili e reali. Dall’Intro passando per la bellissima Sweet Mom, I wish, la title track, The Place il nostro mescola le carte in tavola per dare all’ascoltatore un disco fatto di bellezza e colore, incisività e necessità sempre pronta di costruire qualcosa di duraturo e unico.


Andrea Romano – Il fratello / La famiglia non esiste (I dischi del minollo)

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Dopo un silenzio lungo sei anni torna il nostro Andrea Romano, in arte Il fratello, già Albanopower, con un disco ricco di colori e impressioni che si avvicendano sovrapposte lungo le strade tortuose della nostra vita. Rispetto al precedente, questo album recupera una sorta di comunione e condivisione con il mondo che ci circonda. E’ un disco più luminoso pur trattando temi delicati e universali. Un disco fatto di immagini che si sovrappongono lungo l’ascolto delle dieci canzoni proposte. La famiglia intesa come insieme necessario di relazioni, come insieme unico di momenti vissuti che evidenziano inevitabilmente le crepe del nostro io, le crepe del nostro stare al mondo. La famiglia non esiste va oltre la musica d’autore. Incontra diversi stili e generi, non si accontenta. L’album di Andrea Romano è un’ampia visione necessaria di questi tempi. Un agglomerato urbano di vite e amori, di sogni e speranze sempre nuove.


Il dinosauro e i manichini – Il dinosauro e i manichini (New Model Label)

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Una sorta di cantautorato sghembo che non si chiede troppo, ma in grado, incontrastato, di parlare in modo vivido di fatti e avvenimenti che accadono e che non si possono fermare, avvenimenti leggeri che diventano importanza quando dobbiamo parlare di circuiti emozionali che si interpellano, si fanno domande sull’esistenza che affrontiamo, su ciò che ci aspetta oltre la nostra porta di casa. Il disco di Il dinosauro e i manichini racchiude significati criptici e tanto bisogno al mondo di gridare uno stato di appartenenza, una sensazione che va oltre le mode del momento, uno sfogo personale costituito da note d’autore intensificate canzone su canzone, pezzo su pezzo ad intrigare e a tentare di far capire i significati nascosti celati all’interno di una poetica mai banale, ma piuttosto carica di significato. Andrea Campostrini, assieme agli altri manichini, come Alessandro Bussola, Alberto Nemo ci consegna un esordio che nella sua complessità suona davvero bene.


L’avversario – Sangue, sangue (New Model Label)

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Ci si ispira a Sartre, Schopenhauer, Thomas Ligotti in questo lavoro, carico di oscurità e passione, di Andrea Manenti in arte L’avversario in grado di condensare canzone d’autore e teatralità in un unico disco. Sangue, sangue racchiude l’inferno che viviamo tutti i giorni, un mondo da cui difficilmente potremmo fuggire. Il disco del nostro risponde a domande esistenzialiste parlando in modo impattante e unico grazie ad una ricerca linguistica che affonda le proprie radici nella filosofia, nella letteratura in una continua lotta per sconfiggere il magma che ci troviamo ad affrontare giorno dopo giorno. Andare oltre la nebbia, alzare lo sguardo, abbandonare i movimenti perpetui sono solo alcuni dei temi trattati in queste canzoni pregne di esistenza intensa. Dalla title track, passando per La città sta male fino a Non voglio più niente il disco di Andrea Manenti diventa ricerca essenziale e sentita di un posto nuovo nel mondo da occupare, diventa realtà da scardinare in ogni nostro istante.


Le piccole morti – Vol.1 (New Model Label)

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Visioni alterate di una realtà distorta capace di compenetrare la carne e sentire un brivido interno in grado di attraversare corpi e anima in un sodalizio con una musica cupa e in fase di lento rilascio. Le piccole morti danno vita ad un Volume 1 di rara bellezza e intensità che racchiude al proprio interno elementi di post rock vivacemente compresso in un rock inglobante Il teatro degli orrori e gli Elettrofandango in un cerchio mistico di pura allucinazione che noi comunemente chiamiamo vita. Sono cinque tracce soltanto a costituire questo EP. Cinque canzoni discostanti, eterogenee e in qualche modo capaci di lasciare un solco performante all’interno del nostro cammino circolare. Un Noir rock come amano definirlo che parte da un’introduzione disturbante fino a confluire in Piccoli morti per un insieme di pezzi dal risultato davvero sorprendente. Restiamo in attesa di nuovi spunti a venire.


-LIBRI ILLUSTRATI- Mitsumasa Anno – Viaggio incantato (Babalibri)

Titolo: Viaggio incantato

Autori: Mitsumasa Anno

Casa Editrice: Babalibri

Caratteristiche: 22,7 x 24,5 pag. 64

Prezzo: 13,50 €

ISBN: 9788883624568

 

Tu li vedi da lontano e sembrano essere dipinti fuori dal tempo per come lo conosciamo. Spaccati di vita rurale di un’Europa centrale affascinante e silenziosa, un incedere lento che progredisce con i ritmi della natura, luoghi geografici appesi al filo di un aereo che li vuole scoprire.

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Il libro di Mitsumasa Anno è un condensato di bellezza autoriale che va oltre ogni aspettativa. E’ un quadro figurativo intenso che racconta, in buona parte, il viaggio fatto dall’autore, in Europa, nel 1953. Pagina su pagina l’autore dona sfogo intenso ad acquarelli minuziosi capaci di narrare quotidianità sospinta che diventa profondità quando cerchiamo di entrare nelle vite delle persone rappresentate, quando cerchiamo di scovare un orizzonte di vicinanza, un ponte tra noi che guardiamo e quello che sta effettivamente succedendo.

Uscito nel 1978, ripubblicato nel 1983, introvabile fino alla nuova edizione di Babalibri del 2019 e giustamente premiato con il premio Andersen (Miglior libro mai premiato), Viaggio incantato è un regalo unico per chi ama spingersi oltre, andare lontano e trovare nel cammino una fotografia di vita pronta a donare soddisfazioni passo dopo passo.

Immagine correlataUn silent book, questo che non ha assolutamente bisogno di parole per essere assimilato. Viaggio incantato piuttosto è un’alta forma di comunicazione che emblematica diventa quando noi prestiamo i nostri vissuti per renderla ancora più unica. Il libro è un concentrato personale di richiami ad una tradizione che possiamo percepire negli evidenti rimandi alle Fiabe dei fratelli Grimm fino a convogliare nell’opera pittorica di maestri indiscussi quali Van Gogh, Seurat, Millet, Degas. Citazioni quindi che si intrecciano in modo naturale con la vita di tutti i giorni, una concatenazione unica dove fiaba e realtà si fondono per donare, a chi ammira l’opera, un senso di stupore, meraviglia, vicinanza e appartenenza.

Mitsumasa Anno, nella sua meraviglia raccolta, riesce a stupire guardando il mondo da una diversa prospettiva. Un punto focale di lucidità permanente che apre il panorama ai nostri occhi e senza indicare nulla di preciso concede spazi di interpretazione che nei sentimenti umani trovano la sperata esigenza e la giusta collocazione. Un albo illustrato di rara bellezza e intima potenza dove gli occhi diventano cuore pulsante e dove il paesaggio è protagonista indiscusso del nostro vivere.


Per info e per acquistare il libro:

http://www.babalibri.it/catalogo/libro/viaggio-incantato

 

Francesco Mascio/Alberto La Neve – I Thàlassa Mas (Manitù Records)

“I Thàlassa Mas”, il nuovo album di Francesco Mascio e Alberto La Neve

Sensazioni d’oltremare si spingono attraverso gli scogli della nostra anima imbevendo rarefazioni all’interno di un vaso di vetro pronto a liberare, pian piano, una soave melodia capace di incantare e soffiare oltre ciò che conosciamo in un crescendo di bisogni essenziali da scovare e far propri. Il nuovo di Francesco Mascio e Alberto La Neve, rispettivamente alla chitarra classica ed elettrica e al sax soprano ha il sapore genuino di un universo che ci tocca da vicino, lambisce i sentieri della nostra anima e avvolge come calda coperta il freddo inverno che sta per arrivare. Isole che si uniscono. pezzi di terra e cielo da far combaciare in una musica capace di dare un senso necessario ai nostri giorni. Un miscuglio eterogeneo di vissuti che diventano punti di contatto tra le culture. Al centro il Mediterraneo, unico protagonista di un’emblematica visione carica di speranza e capace di colorare di vita un viaggio musicale fatto di esistenze e di salvezza.


Tiziana Felle – Boundaries (Faro Records)

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Una sintonia indiscutibile con il mare attraversa coscienziosa l’orizzonte che ci circonda immedesimando parole e suoni a ricoprire di bellezza senza fine i nostri pensieri, il nostro rimanere a galla. Propensione verso l’alto e l’ignoto, capacità di scardinare oltre l’eseguibile, sensazioni di pura meraviglia per un incanto che si respira pezzo su pezzo. Tiziana Felle approda su lidi solitari dove una voce più unica che rara intesse trame di mistero capaci di scavare nei labirinti contorti della nostra vita innumerevoli volte, senza mai stancare, osando e perpetuando un’idea mistica di pura verità. Boundaries è un disco che parla da solo, moltiplica le aspettative e unisce un jazz sperimentale ad un pop elettronico di classe capace di creare mondi all’interno di altri mondi, territori da esplorare, spaccati di realtà da intraprendere e custodire. Suoni puri per nove pezzi omogenei e compiuti, canzoni in divenire per sognatori eterni.


Brilla – La tuta di Goldrake (Pioggia rossa dischi/Dischi Soviet Studio/Metatron)

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Cantautorato elettronico che ammicca abbondantemente al pop moderno attraverso una forma canzone immediata e fruibile ai più in contesti elettronici che diventano preponderanti quando si parla di aprire il suono verso confini inesplorati. Il disco di Brilla, all’anagrafe Andrea Brilla, è un insieme omogeneo di canzoni che parla inevitabilmente di questo nostro mondo, di questa vita che assaporiamo quotidianamente, tra rimandi a qualcosa che non c’è più e una ricerca sempre costante e in bilico nei confronti di qualcosa a cui non sappiamo dare un nome, ma che sentiamo nostra fino in fondo. La tuta di Goldrake racconta un passaggio essenziale all’età adulta, riadattando la canzone d’autore italiana in chiave moderna, riadattando uno stile all’interno di quella centrifuga che chiamiamo vita e che ci consente di essere reali. Non siamo vergini, Jasmine, Gennaio, La tuta di Goldrake sono solo alcune delle canzoni che compongono un album riuscito e pronto a regalare nuove sfumature ascolto su ascolto.


Black Snake Moan – Phantasmagoria (Teen Sound Records/La Tempesta)

Sciamaniche visioni psichedeliche incontrano un rock in evoluzione fatto di carne, sudore e sostanza pronta ad abbagliare ad ogni singolo ascolto. Il disco del one man band Marco Contestabile è la cosa, tra le più sorprendenti, del panorama musicale dell’ultimo periodo. Un disco sopraffino capace di fare il giro del mondo tra salotti indiani e sponde del Mississippi toccando le scogliere spigolose di una musica che affonda le proprie radici nel rock di fine sessanta in una sensazionale e vorticosa ricerca di un posto migliore dove vivere. Phantasmagoria è prima di tutto un viaggio mentale per fuggire dalle costrizioni di questa triste realtà. Un viaggio di sola andata abbagliato da una sostanza mistica concentrata in un caleidoscopio persistente e in simultanea con le movenze cangianti di questo nostro vivere. Da Lotus fino a Night of stone passando per la stessa title track, Kaleido, Coral il nostro giovane musicista riesce ad assemblare una meravigliosa prova matura e viscerale.