Brilla – La tuta di Goldrake (Pioggia rossa dischi/Dischi Soviet Studio/Metatron)

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Cantautorato elettronico che ammicca abbondantemente al pop moderno attraverso una forma canzone immediata e fruibile ai più in contesti elettronici che diventano preponderanti quando si parla di aprire il suono verso confini inesplorati. Il disco di Brilla, all’anagrafe Andrea Brilla, è un insieme omogeneo di canzoni che parla inevitabilmente di questo nostro mondo, di questa vita che assaporiamo quotidianamente, tra rimandi a qualcosa che non c’è più e una ricerca sempre costante e in bilico nei confronti di qualcosa a cui non sappiamo dare un nome, ma che sentiamo nostra fino in fondo. La tuta di Goldrake racconta un passaggio essenziale all’età adulta, riadattando la canzone d’autore italiana in chiave moderna, riadattando uno stile all’interno di quella centrifuga che chiamiamo vita e che ci consente di essere reali. Non siamo vergini, Jasmine, Gennaio, La tuta di Goldrake sono solo alcune delle canzoni che compongono un album riuscito e pronto a regalare nuove sfumature ascolto su ascolto.


Black Snake Moan – Phantasmagoria (Teen Sound Records/La Tempesta)

Sciamaniche visioni psichedeliche incontrano un rock in evoluzione fatto di carne, sudore e sostanza pronta ad abbagliare ad ogni singolo ascolto. Il disco del one man band Marco Contestabile è la cosa, tra le più sorprendenti, del panorama musicale dell’ultimo periodo. Un disco sopraffino capace di fare il giro del mondo tra salotti indiani e sponde del Mississippi toccando le scogliere spigolose di una musica che affonda le proprie radici nel rock di fine sessanta in una sensazionale e vorticosa ricerca di un posto migliore dove vivere. Phantasmagoria è prima di tutto un viaggio mentale per fuggire dalle costrizioni di questa triste realtà. Un viaggio di sola andata abbagliato da una sostanza mistica concentrata in un caleidoscopio persistente e in simultanea con le movenze cangianti di questo nostro vivere. Da Lotus fino a Night of stone passando per la stessa title track, Kaleido, Coral il nostro giovane musicista riesce ad assemblare una meravigliosa prova matura e viscerale.


Wime – LoOser (Junkfish World)

Musica d’autore incrociata ad un alternative rock spruzzato dal pop e dall’elettronica minimalista. Ascoltare l’esordio di Wine ricorda per certi versi un Chris Martin intimista capace di prestare, per un momento, la propria voce ad alcuni pezzi dei Radiohead incasellando arpeggi in fase fibrillante e pronti a legarsi in modo indissolubile nei meandri della nostra coscienza. LoOser è un album ispirato, un Ep d’esordio capace di sottrarre inutilità al tempo per concentrare un fascino primordiale all’interno di sei canzoni decostruite e in primis pronte a dare nuova energia viscerale, un’energia che si concede a ritmi tribali per condensare un’idea all’interno di un’emozione esplosiva. Wime, all’anagrafe David Veronesi, arriva a compiere un piccolo miracolo dando vita ad un album omogeneo, ricco di atmosfere oscure e pronto a brillare di luce propria per un bel po’ di tempo.


Walter Celi – Blend (XO La Factory/Cabezon Italy)

album Blend - Walter Celi

Cascate di colori in simultanea trasformano un pop stagionale in qualcosa di fresco e deciso capace di sorprendere ascolto su ascolto vibrando attesa per i giorni a venire. Il nuovo di Walter Celi è un concentrato autoriale di passione mescolato ad un’intraprendenza che miscela passato e futuro in un suono fondante e veloce nello scardinare i limiti precostituiti. Il nostro, con dimestichezza da primo della classe, intavola un dialogo soul, electro, r’n’b, sporcato da un pop che non diventa mai banale, ma piuttosto si fa suono di ricerca oltre i confini italici. Ricerca internazionale che suona ampia, elegante, mai autoreferenziale. Un mescolanza che già dal titolo, Blend, è un presagio di ciò che verrà, di ciò che andremo ad ascoltare. Le canzoni si susseguono in modo ampio, arioso, concedendo spazio, allargando culture. Due piccoli posti per Perso e Libera, cantate in italiano, aprono a sintonie esterofile dove il nostro si concede a tutto tondo. Ciò che ne esce è un disco pieno che porta con sé i colori dell’arcobaleno. Un album speciale capace di andare oltre. Un insieme di pezzi catalizzatori, unici.