HOFAME – Un istante (Riff Records/La Barberia)

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Canzoni da giorni che si consumano con voracità. Canzoni che si ripetono in loop su una base acustica che ricerca sfumature pop rock di un tempo che oramai non c’è più. Brani estrapolati e sonorizzati a dovere che raccontano l’istante, raccontano le impressioni e i colori di un mondo senza fine. Torna HOFAME, progetto di Cristiano Alberici. Un insieme di canzoni capaci di raggiungere una continua rappresentazione e forma di contenuti per un suono d’insieme stratificato e ricco di architetture che rimandano a geometrie di esistenza e contrazione, di nuovi paesaggi da inglobare in fotografia e di nuovi anfratti da poter osservare da vicino. Un istante è una sensazione d’autore che si muove bene in pezzi come Quando si vive non accade nulla, Addio terraferma, Un filo d’erba, La verità, Sulle onde del mare. Un approccio sintetico e costruito, un approccio che trova nella semplicità del gesto un punto di incontro con una musica d’autore davvero invitante. 


Rilievo – Amnesia (Alchimista Records)

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Rilievi montuosi incastonati in un’elettronica dal forte sapore personale che in soggettiva ricalca orme del passato per tramutarle in etere bisognoso di comprensione e di maturità da raggiungere. Il progetto Rilievo incastra un mondo onirico e sognante, accompagnato da una voce limpida e vellutata, delicata e in qualche modo vicina all’ascoltatore. Ascoltando Amnesia sembra di vivere all’interno di una barca su di un mare che culla e nel contempo ci scaraventa lontani. Suoni elettronici che incontrano la psichedelia, un Battiato d’acqua dolce pronto a tuffarsi nel mare salato della nostra anima. Amnesia sembra un ricordo lontano da poter però assaporare nel presente. I Rilievo danno forma e sostanza ad una poesia introspettiva e suadente, una luce che dissipa la nebbia del quotidiano per affrontare, a testa alta, il mondo nascosto dei nostri pensieri. Sperimentazione quindi e capacità intrinseca di dare forma, colore e sostanza a ciò che non possiamo vedere direttamente con gli occhi.


Tacobellas – Total 90 (Barberia Records/Fooltribe dischi/Koe Records)

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Ascoltare le Tacobellas è come entrare all’interno di un gioco vintage dal forte sapore ’90 e impattante quanto basta per snocciolare canzoni che si succhiano come caramelle fino al loro esaurimento. Accompagnato da numerosi gadget come adesivi e un vero e proprio water game, il disco delle Tacobellas racchiude la potenza sonora dei Bud spencer blues explosion in salsa femminile e più anarchica, punk, a delimitare territori che riescono, con il loro fragore, ad intensificare il legame con l’ascoltatore. Total 90 è un disco immediato, sporcato e pieno di sudore, un insieme di canzoni da assaporare live. Una musica che sente il desiderio necessario di uscire e andare oltre le mura di una sala prove. Una manciata di canzoni che in qualche modo se ne fregano del perbenismo e cercano, nella convinzione totale, una nuova e personalissima strada da seguire, una strada fatta di materia e chitarre roventi. Un fragore di questi tempi necessario e difficilmente addomesticabile. 


Quindi – Prove di volo (Nubi Records)

album Prove di volo - quindi

I Quindi sfoderano un linguaggio targato ’90 per un disco che si affaccia madido di sudore sui palchi di questa nostra realtà. Alternative rock capace di raccogliere l’eredità di band come i Marlene Kuntz o l’introspezione cosmica di Jeff Bucley per un suono d’insieme imprigionato nelle realtà di questo tempo e pronto a dismisura ad innescare un bisogno di riscatto e di rivincita. Il disco dei Quindi fagocita idee e le risputa al suolo in canzoni come l’apertura affidata a Sapersi fermare, passando per pezzoni come Indelebile, la stessa title track, Sogno semplice e la finale Vento di potere. In questo album ci sono polaroid e fotografie in bianco e nero, c’è il desiderio di comunicare e attrarre l’ascoltatore all’interno di un mondo in evoluzione. Un bisogno essenziale di convogliare in questa arte una necessità che diventa esigenza imprescindibile a raccontare ancora una volta la parte del mondo che dobbiamo occupare.