Davide Cadelano – Tutto quello che meriti (Autoproduzione)

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Primo disco solista per il cantautore sardo capace di partire dalle origini del folk  per trasformare il suo cammino, il suo itinerario in un blues sporcato dal rock attraverso le elucubrazioni pensanti di una storia che sembra non conoscere fine. Tutto quello che meriti incontra la tradizione per la terra e l’amore per qualcosa di speciale e insito in ognuno di noi. Nelle canzoni di Davide Cadelano c’è la speranza di chi non ha niente da perdere, ci sono le paure del domani e un amore per la vita davvero esemplare. Da Dentro me non c’è niente fino a Ricordalo sempre il nostro interseca sogni e speranze costruendo architetture che raggiungono apici di rara intensità. Fotografie perdute fanno da contraltare ad un disco che porta con sé rarefazioni acustiche soprattutto nel finale a centrare un obiettivo di riappacificazione con il mondo intorno. Tutto quello che meriti è bellezza allo stato primordiale, una quasi sintonia di cielo ad incontrare la terra, un urlo di appartenenza, un salto nel vuoto ad esplorare quello che ci portiamo dentro. 


Cristina Meschia – Inverna (Regione Lombardia)

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Radici che si fondono a ricoprire di terra canzoni che fanno parte della tradizione estrapolate per l’occasione attraverso canti d’amore e di coscienza che scavano a fondo e incontrano la poesia, la nostalgia, la chiave di lettura per questo e altri mondi moderni. Cristina Meschia riprende brani che hanno fatto la storia della Lombardia e li rivisita in chiave folk con un pizzico di jazz, un lavoro importante che trasforma i brani popolari in qualcosa di vicino alla nostra contemporaneità senza dimenticare origini e vissuti di una realtà che porta con sé le ferite e le gioie di un passato non troppo remoto. Dentro a Inverna c’è Enzo Jannacci, Nanni Svampa, i canti delle mondine, le ballate pregne di nostalgia, ma c’è anche speranza e bisogno di comprendere partendo da ciò che ci portiamo dietro le spalle, da ciò che ci portiamo nel cuore. Nove canzoni che fondono contemporaneità e tradizione, nove pezzi che non portano con sé la polvere del tempo, ma piuttosto il colore vivido di un’epoca da riscoprire. 


Katiusha – Diverticoli (Overdub Recordings)

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Suoni a profusione verticale che escono dagli incasellamenti moderni per affondare le proprie radici in un suono anni ’90 che mescola le carte in tavola per costituire a fondo un nuovo corso. La band Katiusha partorisce un disco veloce e dinamico tra un punk rock che incontra l’alternative e le abrasioni indipendenti di una musica che trova ispirazione oltre oceano. Sono solo quattro canzoni suonate a dismisura dove le sensazioni e le emozioni sono parti costanti di un nostro io in cambiamento. Diverticoli è un EP che vuole uscire allo scoperto, trovare un proprio punto di fuga incontrollato dove stendere energia vitale e lasciare spazio al proprio essere interiore, emblema unico che conosce la strada da seguire, per una manciata di pezzi eterogenei e cotti a puntino. 


GarageVentiNove – Il male banale (Overdub Recordings)

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Disco che intreccia il male raccontandolo sotto diversi punti di vista in una ricerca tendente all’immaginazione fatta di cupezza e oscurità abbagliante in un vortice concentrico di ambientazioni sintetizzate a risanare e a recuperare in qualche modo l’abbandonato. Suoni a profusione si fanno strada attraverso una musica in simultanea con l’intorno a creare un intero che sulle note di un noise rock d’apparenza sfonda il muro della quotidianità a cui siamo abituati per dare forma ad una musica in costante mutamento. Il male banale si sofferma sulla realtà che viviamo giorno dopo giorno e i GarageVentiNove sanno costruire architetture ideali che in questa piccola rappresentazione trovano il loro gusto di appartenenza, la loro forza vitale. Dieci pezzi che assumono a tratti le connotazioni di un post punk scardinato per l’occasione e grondante ideali da far valere da qui al futuro. 


Lightpole – Dusk (Overdub Recordings)

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Suoni profondi e oscuri che provengono dalla materia lasciata in disparte conquistando percezioni d’oltretomba ad intersecare vissuti e contrasti che rimangono sedimentati nel tempo e difficilmente se ne volano via. Il disco dei Lightpole è un incrocio vivente tra gli anni bui segnati alla voce ’80 e qualcosa di più moderno che prende ispirazione dal mondo nordico attraverso melodie rock sporcate dalla psichedelia che danno la possibilità di aprirsi a forme in tensione, costruite ad arte e perennemente in bilico con ciò che ci portiamo dentro da sempre. Dusk è un viaggio oltre i confini che noi stessi possiamo solo immaginare. Tra caverne di energia a tratti mistica e il favoloso mondo ricreato capace di prendere le distanze da tutto ciò che è attuale, i nostri danno vita ad una prova originale e ben strutturata, carica di tensione emotiva e di quel bisogno crepuscolare di comunicare sogni ad occhi aperti, realtà in divenire. 


-FUMETTI- Paco Roca/Seguridad Social – Il bivio (Tunué)

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Titolo: Il bivio

Autori: Paco Roca

Casa Editrice: Tunué

Caratteristiche: cartonato, 17×24, 168 pp a colori

Prezzo: 20 €

ISBN: 9788867903092

 

Il bivio è un punto di partenza per le galassie fumettistiche e musicali che sono state e che saranno, è una storia che incrocia un cammino e continua parallela a regalare sogni ed emozioni che condividiamo giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, in un’ascesa che diventa scambio di opinioni, realtà da conquistare e scardinamento di strutture per arrivare all’essenza che diventa linfa vitale di questo nostro incessante vivere, di questo nostro stare e venire al mondo.

Il bivio è prima di tutto un dialogo tra due grandi personaggi Paco Roca per il fumetto e Josè Manuel Casan dei Seguridad Social per la musica. Attraverso questo scambio d’opinioni che si fa narrazione costante, i nostri, si interrogano sul futuro dell’arte, su cosa muove il processo creativo e da dove un artista è in grado di trarre ispirazione essenziale per l’opera che sarà. Il linguaggio espresso è qualcosa di meraviglioso. Un comunicare semplice, diretto, che parte dalle radici di un suono e si amplifica in un’amicizia feconda che troverà i due collaborare in un fumetto/disco che prenderà le sembianze e le fattezze di un lavoro sinergico e ricco di punti di contatto.

Il cartonato edito in Italia per Tunué nasconde al proprio interno molteplici chiavi di lettura. C’è un rimando costante alla scena pop delle ultime decadi, dove i grandi del passato assumono fattezze simboliche, ma del tutto umane, a raccontare visioni e vissuti. C’è una parte ancora più criptica dove il simbolismo prende quasi il sopravvento e coesiste poi, per gran parte del racconto, un’ulteriore narrazione che si dipana nella quotidianità dei due protagonisti a raccontarsi in tempo reale gioie e dolori, traguardi e sconfitte di un mercato sempre più tendente al prodotto piuttosto che al senso profondo di un processo creativo soggettivo, personale e costruttivo.

L’abilità grafica di Paco Roca e quella musicale di Josè Manuel Casan sono indispensabili per comprendere, non solo una visione artistica territorialmente definita che riguarda la Spagna, ma soprattutto sono utili per analizzare, attraverso riflessioni accurate, un concetto che nella fusione tocca inevitabilmente il mondo pop che ci gira attorno. Le forme e i colori rappresentati hanno le movenze e le sembianze di una sorta di documentario. Paco Roca abbandona le visioni, calate nella realtà, a cui ci aveva abituati per lasciare spazio ad una sorta di tavola rotonda in cui confluiscono ragionamenti e considerazioni che rendono questo fumetto un prontuario per tutti coloro che vogliono fare del proprio talento un’arte da divulgare in questa epoca incerta e massificata.

Per info e per acquistare il libro:

https://www.tunue.com/prodotto/il-bivio-di-paco-roca-e-i-seguridad-social/

I Lobello – 220 (Autoproduzione)

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Punk rock visibilmente sopra le righe che vede il ritorno, dopo anni di pausa e silenzio, I  Lobello, super band che fa della potenza sonora e anarchica un punto di contatto con il proprio credo, con il proprio stare al mondo. 220 scorre alla velocità della luce senza risparmiare nessuno, ma anzi facendo della realtà un punto essenziale e importante da cui partire per descriverne vizi, corruzioni e cambiamenti racconti attraverso una musica che sembra non sentire il peso del tempo segnando un netto confine con tutto ciò che possiamo considerare moderno e attuale. Cinque canzoni, un singolone Giovanna e tante altre impressioni mosse da uno spirito fuori controllo come Barbara, Daniela, la canzone del ragazzo. Una musica calata nella quotidianità quella de I Lobello, un ritorno folgorante sulle strade di questo nostro vivere per una band che attraverso la difficoltà dei rapporti raccontati, trova il proprio senso presente e continuo di non appartenenza e di protesta. 


Leonardo Angelucci – Questo frastuono immenso (Alka Record Label)

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Cantautorato affacciato al mare della vita e perennemente in bilico, perennemente in equilibrio con tutto ciò che ci portiamo dentro, all’interno della valigia del nostro cuore, quello stesso cuore capace di nascondere segreti circostanti e intensità mai in secondo piano. Il disco di Leonardo Angelucci racconta di amori e di felicità soppesata, racconti di inquietudine e bisogno di cambiare un mondo che non gira, un mondo che non funziona per un  insieme di canzoni che non si nasconde sempre dietro al velo dell’ironia, ma piuttosto fa della stessa ironia un’arma imprevedibile, ma vincente, per catturare l’attenzione e veicolare significati. Questo frastuono immenso è un disco sulla nostra società, un album studiato a tavolino, dove le emozioni non passano inosservate, stabilendo, con l’ascoltatore, un rapporto quasi simbiotico e riconoscibile, un rapporto unico e prezioso. Il nostro, attraverso questi brani, trasforma la felicità in qualcosa di vicino e sperato, cosa assai rara e unica di questi tempi. 


Nosexfor -Nosexfor (Autoproduzione)

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Incontrollata voracità da Vicenza per un duo aggressivo e significativo capace di abbattere i muri della quotidianità in un sodalizio profondo con la potenza espressiva del rock degli ultimi anni. Sporcato dal blues questo stoner ambisce ad occupare un posto in prima fila nelle produzioni di genere di questi tempi, osservando attentamente la realtà e trasformandola in un qualcosa da manipolare a proprio piacimento in tessuti colorati che inaspettatamente lasciano un segno incisivo nel proprio cammino. Il singolone Pensavo fosse ok raggiunge cinquantamila visualizzazioni sul tubo e per qualità intrinseca le altre canzoni proposte non sembrano da meno. Severo Cardone e Davide Tonin regalano una prova che ha un sapore internazionale anche se cantata in italiano, una prova davvero esaltante e coinvolgente dove il passato sembra vibrare lontano come un vortice che non controlliamo, come un uragano di potente musica essenziale. 


-LIBRI ILLUSTRATI- Maria José de Telleria – Come un pesce fuor d’acqua (Kite Edizioni)

Come un pesce fuor d’acquaTitolo: Come un pesce fuor d’acqua

Autori: Maria José de Telleria

Casa Editrice: Kite Edizioni

Caratteristiche: pag. 32, 21×21 cm., colori

Prezzo: 14,00 €

ISBN: 9788867451050

 

Libro che si scarta come una caramella, ma che al proprio interno nasconde un animo profondo e suggestivo, capace di veicolare passioni e sentimenti che ci portiamo da sempre vicino al cuore. Il nostro senso di appartenenza qui discusso è un sottile e delicato piacere da ammirare e di certo veicolo di messaggi preziosi che sembrano non avere tempo trasformandosi in concentrazioni diffuse di leggerezza e futuro.

Il cartonato, edito da Kite Edizioni, è un vero e proprio inno alla speranza, messo sulle sudate pagine di questa vita, da Maria José de Telleria. Un libro che scorre alla velocità della luce, ma capace di donare ampiezza di visione a tutti coloro che non smettono di cercare, a tutti coloro che non vedono l’abbandono, la solitudine, l’inadeguatezza come punto d’arrivo, ma piuttosto come capacità intrinseca di ripartire, da due, per ricercare un bisogno di felicità consapevole e costruttivo.

La qualità dell’intero illustrato si rivolge ai bambini di ogni età e a tutti coloro che hanno sperimentato, almeno una volta nella vita, uno stare al mondo diverso e forse mai pienamente accolto dagli altri. Come un pesce fuor d’acqua racconta, attraverso le vicende di un bambino, il sentirsi perennemente fuori posto nella quotidianità vissuta e imprevedibile, tanto imprevedibile e magica che porterà il nostro protagonista all’incontro simbiotico con una bambina che saprà ricambiare e riempire un vuoto di certo da colmare.

Matite nervose amplificano disegno non definiti, ricreano turbolenza degli stati d’animo, pensieri, riflessioni per un piccolo grande libro dal sapore d’altri tempi. Per certi versi ci sono punti in comune con il libro di Valentina Mai: Rosso come l’amore. C’è la ricerca, l’idea di cambiamento, la costruzione forse di qualcosa di nuovo, di importante. In questo piccolo illustrato c’è l’affetto per chi ancora non si conosce a completare una scoperta che può durare una vita intera; una delle scoperte più straordinarie mai abitate.


Per info e per acquistare il libro:

http://kiteedizioni.it/it/libri/illustrati/come-un-pesce-fuor-d-acqua