iBerlino – Hai mai mangiato un uomo? (La Bionda Records)

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Tendere legami che guardano indissolubilmente al futuro attraverso una musica concentrica che vira sull’elettronica ambientale in grado di attraversare il tempo per come lo conosciamo è prerogativa unica ed essenziale de iBerlino band bolognese che attraverso una profonda lettura del mondo in notturna riesce nell’intento di creare un album soffuso e ben strutturato dove il comparto tecnico si sposa alla perfezione con le elucubrazioni in divenire di uno stato apparente, di un essenziale da scoprire. Hai mai mangiato un uomo? è cannibalismo larvale che nella ridondanza, nella ripetizione dei versi, delle parole trova un punto di sfogo e di contatto per segnare il cammino, pezzi come la bellissima Neve, Fotografia, Un seme o la finale suite composita Non si può vietare un deserto sono l’esemplificazione di un mondo oscuro in costruzione che nell’approccio ricorda la musica di Pieralberto Valli o degli oramai compianti Santo Barbaro in una visione d’insieme davvero bella e penetrante. L’album di iBerlino si sposa alla perfezione con un qualcosa di indefinito, ma che nell’attimo ascoltato cerca fuori da ogni conoscibile universo un punto di contatto con ciò che ci attraversa o che perlomeno ci sfiora.