-LIBRI ILLUSTRATI- Yael Frankel – Un buco (Kite Edizioni)

Un buco

 

Titolo: Un buco

Autori: Yael Frankel

Casa Editrice: Kite Edizioni

Caratteristiche: pag. 32, 17×24 cm., colori

Prezzo: 14,00 €

ISBN: 9788867450787

 

 

L’incomprensibile potenza di ciò che ci portiamo dentro non può essere compresa dal mondo esterno, non può essere lontanamente annusata, vissuta e inglobata, non può essere perché la comprendiamo soltanto noi. Le esperienze della vita e le tragicità dei momenti ci pongono davanti questioni da risolvere e soprattutto grandi dilemmi da affrontare che nell’assenza di quel qualcosa che ci manca trovano forse risposta esaustiva in un cercare infinito e ineluttabile, ma anche ineludibile. La vita che ci accarezza può essere un buco profondo, una voragine che si svuota e che si riempie seguendo il corso del nostro peregrinare terreno nella retorica della felicità delle piccole cose.

Un buco dentro di noi resta sempre un buco, lo puoi riempire di ciò che vuoi ma l’intorno che copre l’intero è comunque fatto di due essenze distinte che ritrovano forse perdutamente un appiglio a cui stringere mani e denti per sopravvivere. Alla fine ci si deve convivere, alla fine il risultato risiede nella matassa del nostro cuore, nel vivere il mezzo e nell’attuare stratagemmi per alleviare una ferita sempre aperta, un’intimità da scoprire e che forse, come pagina di un libro ha bisogno di essere girata e capovolta per vedere il tutto da un’altra prospettiva, senza mai dimenticare.

Con coraggio Kite Edizioni parla di solitudine e di vuoti da colmare pubblicando l’opera di Yael Frankel, illustratrice argentina e ideatrice di un volume d’autore composito e sperimentale che si avvale di collage e cut up emozionali sospinti a ricreare, in primis attraverso la scelta di colori neutrali, sensazioni di universalità da adoperare nella soggettività di fondo che ci caratterizza, nella nostra fragilità, rendendoci unici e dispensando, soprattutto nel finale, un bisogno di ritrovare quel qualcosa di perduto, rielaborandolo e custodendolo come fosse una resurrezione dal dolore che ci svuota e che ci riempie.

Un libro per i bambini della scuola primaria, ma non solo, un testo che si può tranquillamente leggere e percepire a qualsiasi età, tanti sono gli spunti di riflessione e tante sono le domande a cui dare risposta. Tra la profondità del buio e l’intensità della luce Yael Frankel trova ispirazione per parlare di ciò che tante volte nascondiamo ai nostri occhi e alla nostra coscienza esorcizzando momenti che come fiume in piena tornano poi a ricoprirci di vita. L’autrice ci insegna solo ad essere pronti, ci insegna a non aver paura e a procedere dando misura di ciò che ci manca, attenuando via via quell’assenza e colmando i vuoti con tutto quello che ci resta da vivere.

Per info e per acquistare il libro:

http://www.kiteedizioni.it/it/libri/illustrati/view/510:un-buco

Carlo Mazzoli – Avalanche Blues (Autoproduzione)

Disco d’esordio in solitaria che accarezza il vento e la brezza marina per ricondurre cascate di parole ad una forma essenziale, quasi primordiale, cogliendo sfumature e aspetti di vita intersecati ad ogni mirata latitudine. Carlo Mazzoli dopo l’esperienza con i Dead Bouquet e dei Rubacava Sessions ci regala un disco malinconico caratterizzato da accenni di sorpassi graffianti che rendono l’album apprezzabile sotto molti punti di vista. C’è il passato del primo Springsteen e dei cantautori che hanno fatto la storia della musica come Dylan e Cohen e c’è un piglio di modernità sfiorata con stile e rimandi a Rufus Wainwright e movimento in dissoluzione nelle canzoni più energiche di band come REM e Counting Crows concedendo all’ascoltatore spazi di pensiero in un disco ben amalgamato che come fiume in piena ci trasporta attraverso il suo significato più profondo. Dall’apertura di Avalanche Blues fino a On the horizons e passando per quella Steel rails blues firmata dal cantautore country canadese Gordon Lightfoot il nostro Carlo Mazzoli ci consegna un prova che porta con sé un leggero sapore di polvere e sedie a dondolo, verande di legno e solitari pensieri che si aprono all’orizzonte.