The waking sleeper band – Form & Appearance (Riserva Sonora)

Soffermarsi su un grande della letteratura e costruirgli attorno un mondo musicale non è da tutti anzi, l’operazione affidata o meglio scelta dai The waking sleeper band è un’operazione esemplare, unica, in grado di incrociare in modo del tutto naturale costruzioni sonore che entrano ed escono direttamente dai grandi album degli anni ’70 dai Pink Floyd passando per i Genesis in una costruzione cosmica ben ponderata, di ampio respiro internazionale e soprattutto minuziosa opera d’atmosfera che intreccia vissuti della vita del poeta romanziere Oscar Wilde con la potenza e il lirismo dei suoi testi, grazie alla presenza di Maurizio Antognoli alla scrittura dei pezzi e alle musiche e grazie anche ad una sostanza importante fatta da musicisti affiatati e capaci di entrare in sintonia con un mondo lontano galassie dalle produzioni odierne, un mondo che vede nel passato un apice di fuga e rielaborazione, un mondo che con disincanto e forte emozione si apre e si chiude proprio grazie a quel passo fondamentale tratto da Il ritratto di Dorian Gray che incarna di per sé la vera natura di un universo posto in essere da un uomo alla ricerca di se stesso attraverso un estetismo rivoluzionario ed elegante, un estetismo che in questa opera si impreziosisce a scavalcare gli ordini pre costituiti e vibrando di veridicità maturata nel tempo.

Cromosauri – Noiz! (Ghost Label Record)

L'immagine può contenere: una o più persone e primo piano

Epopea grunge al limite dell’attuale per un prova che mescola generi e si fa portavoce di una generazione e di un malessere che convive tutt’ora in assordante ripresa e in continua sperimentazione che porta ad abbandonare le strade sicure per immergersi a piè pari in uno stato ipnotico caratterizzato da freschezza e novità, dimenticando la stagnazione e superando l’idea di un post grunge adolescenziale per compiacersi in riferimenti altisonanti e di sicuro impatto emotivo dove i giovani Cromosauri occupano un posto di rilievo nell’intascare una prova che avrebbe bisogno di qualche aggiustatina sul piano vocale e di suoni, ma che nel complesso mira alla sostanza, al fulcro degli anni ’90 tra cadenzati Nirvana, roboanti Smashing Pumkins e introspettivi Pearl Jam; in anfratti crepuscolari i nostri sfoderano gli artigli e ne escono con una prova vitale e generosa, sintomo del tempo che verrà e di tutto ciò che ci siamo lasciati dietro alle spalle forse per sempre.

Dorom Dazed – Shameless (Autoproduzione)

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Distorsioni in semi solitaria che apprendono la lezione degli anni ’90 a ricoprire il grunge di apocalittiche visioni che ben si intersecano ai tempi moderni in un sodalizio, un’unione musicale che in questo piccolo EP di Doren Dazed, progetto solista di Tiziano Piu, altera la forma sostanziale dei pezzi per entrare nella mente contorta abbandonata al buio, convincendo e rendendo la prova di sicuro impatto emotivo con un bel cantato in Seattle style e con procedure stilistiche che amalgamano costruzioni atmosferiche, da It’s not me che sembra l’intro di Tonight tonight degli Smadhing Pumkins, passando per I promise che porta con se gli arpeggi di Lithium dei Nirvana, fino al finale di It will never die senza dimenticare il sogno/incubo di Distorted dream per un album che è un buon punto di partenza per sviluppi coscienti supportati da un ottimo bagaglio tecnico e fantasioso.

Massimo Torresi – Possibilità (Egemonia Spartana Dischi)

L'immagine può contenere: cielo, nuvola e spazio all'aperto

Album pop rock che fa dell’ironia introspettiva il suo punto di forza e consegna agli ascoltatori una prova che sa quanto mai di attualità, per un esordio, quello di Massimo Torresi che porta con se capacità intrinseche di ammaliare attraverso un uso di un’elettronica d’atmosfera che convince e si divincola spensieratamente dalla miliardi di produzioni odiarne sottolineando un’importanza di fondo che raggiunge vertici importanti già nella traccia d’apertura affidata a L’impassibilità delle pale eoliche, passando per Possibilità e via via acutizzando quel senso di oppressione malinconica nella seconda parte del disco da Nostalgia, Miele fino a quel bellissimo finale che scruta nella Rinascita un approdo, un porto sicuro da dove poter ripartire per non scoraggiarsi mai; un disco che vede la partecipazione dell’amico e compagno di band passate Fabio Verdini, tastierista dei Tiromancino per undici brani che accarezzano il tempo come in una fotografia ingiallita, rinvigorendo a dovere il quadro d’insieme e a tratti mantenendo quello stato di calma apparente che si consuma e riparte, proprio come il pensiero fondamentale che muove questo disco, quasi fosse un qualcosa che ci appartiene da sempre.

-FUMETTO- Léonie Bischoff – Princesse Suplex (MalEdizioni)

 

Titolo: Princesse Suplex

Autori: Léonie Bischoff

Casa Editrice: MalEdizioni

Caratteristiche: brossura, 17 x 24, 48 pag.

Prezzo: 10,00

ISBN: 9788897483137

 

Uomini che non esistono in questo racconto in rosa dove il gentil sesso a suon di pugni e vibranti suplex si apre a mondi inconsapevoli e ricchi di caparbietà in grado di destabilizzare, ma nel contempo farci vedere da vicino il risultato di un’emancipazione sempre più vicina e dove l’attacco nei confronti di un sistema si respira in completezza totale attraverso le corde del ring, attraverso le sensazioni, il sudore, la forza per un racconto che è dinamicità, perpetuo moto che convince e per tradizione abbatte ogni qualsivoglia forma di pregiudizio intascando la vittoria morale di un mondo possibile, diverso.

Gabi non ha tempo per vivere la vita di tutti i giorni, la quotidianità, il lavoro, il fidanzato, la solita e banale routine, Gabi aspetta il fine settimana per trasformarsi nell’agguerrita Princesse Suplex eroina di un mondo e di un luogo indefinito che si lascia all’introspezione delle matite e del bianco e nero concentrico che abbaglia e che vive di luce propria grazie ad un palcoscenico spettacolare e grazie anche alla presenza della sua amica rivale Jungle Laura, un’amica di dichiarazioni, un’amica legata da un filo che commuove, quasi a creare una continuazione tangibile tra le due vite, un trait d’union elegante che riesce a collocarsi in un territorio alquanto sostanziale grazie ad una Léonie Bischoff che più di una volta riesce a dare spazio ai disegni rispetto alle parole in un vortice di grigi e ombre che si immedesimano nella plasticità delle pose, nell’attimo prima di spiccare il salto.

Un plauso a MalEdizioni per aver portato in Italia questa piccola perla d’oltralpe, un fumetto che si fa tangibilità e possibilità, un albo che sa di rivincita e di artigli affilati, di buoni propositi e di lealtà nei confronti di un mondo femminile in continua evoluzione, di un mondo tante volte poco appariscente, ma carico di sostanza non solo emotiva, ma anche pratica; un fumetto dove le donne sono le protagoniste in un concentrato di testosterone che colpisce allo stomaco e fa sorridere nella sua totale genuinità.

Asymmetry – Tomorrow’s Inner Space (Autoproduzione)

Disco concetto che si muove tra incubi e sogni in una distesa innevata di suoni a ricoprire le montagne della nostra anima creando sintonia e capacità decostruttiva in tempi dilatati e che offrono una sostanziale ricerca che spazia dal rock passando per l’alternative e l’idealizzazione di un metal che si apre in chitarre distorte e debitamente gainizzate tra spazialità in chorus e delay e una capacità ammirevole di ricreare cupezza d’animo in una conquista appassionata di trame e pianoforti tenebrosi che ben si amalgamano con la proposta e rendono invidiabile un concentrato di idee che nell’intersezione del momento aprono ad una panoramica di sicuro effetto che trova una sua naturale prosecuzione da Moonset fino a Sunrise in suoni oscuri che magari rispecchiano la nostra realtà, il nostro futuro, il nostro errare dove un non-protagonista qualunque si scontra con una quotidianità inglobante e dove le aspirazioni future tendono ad essere solo un miraggio, un abbaglio in una ceca notte dove l’unica cosa che ci resta da fare è accendere il buio.

BLM – Cardio-Tonic (La Corriera Produzioni)

Disco succulento da assaporare grazie ad un sound poppeggiante che va diretto al punto e non si ferma a confrontarsi con orpelli leziosi, ma piuttosto incanala la lezione di un certo tipo di cantautorato per un’amalgama spettacolare di forza testuale in musica varia e stratificata che trova nel filo conduttore dell’immediatezza il proprio cavallo di battaglia, un cavallo di battaglia che si sofferma sulla quotidianità, sull’istante e in questo i BLM riescono bene infatti in questa terza produzione l’ascoltatore è coinvolto e conglobato all’interno di un tempo dilatato, ma che guadagna nella dimensione domestica, nella dimensione di tutti i giorni la forza per procedere e per andare avanti, si pensi a pezzi come l’apertura lasciata a Mi vuoi bene o l’irriverente Faccio Sport per passare alla triste realtà di Palme di plastica o alla cover riuscitissima di Un’estate al mare il tutto condito da spruzzate di allegria contagiosa, ma mai banale, con l’intento, in primis, di comunicare all’interno di quella scatola a compartimento stagno chiamata omologazione un messaggio chiaro e quasi rilevatore nei confronti di una società che vede nella spersonificazione una reale deriva, un messaggio però che i nostri riescono a comunicare uscendone vittoriosi.

Marydolls – Tutto bene (Autoproduzione)

cover-1

Deriva utopistica che intasca la lezione del tempo e ingloba ad arte i pensieri dei giovani di adesso, parlando con la voce di chi vive nella quotidianità e per la quotidianità annienta qualsivoglia forma di menefreghismo e si lancia a capofitto nelle costante ricerca di valori da far comprendere, da poter capire per instaurare, attraverso un tessuto sociale disteso, un rapporto, un legame capace di creare continuità con lo spazio in cui ci troviamo parlando una lingua comprensibile, schietta, diretta e senza mezze misure in una sostanziale ammirazione per il rock sintetizzato e una ricerca contestuale che si fa soggettiva proprio nei pezzi che compongono questo nuovo lavoro dei Marydolls, ban bresciana capace di comporre un album che ha grinta da vendere e sogni e speranze da mantenere, intrecciando musicalmente la lezione di band simbolo come Ministri e Verdena e facendo assaporare miscugli di tempeste in musiche ben studiate che si aprono con il tormentone Voglio essere giovane fino a lasciarci con La parolina giusta, passando per pezzi importanti come il singolone Berlino in una continua destrutturazione di forme e parole in grado di dare senso tangibile ad una proposta che non ha nulla da invidiare a produzioni odierne più blasonate.

Mi sento Indie – Anna Luppi/Andrea Piermattei/Alessandra Rugger/Valentina e il trio d’eau (IRMA Records, RadioCoop, MEI)

Continua la ricerca sonora da parte di persone attente e organizzazioni come IRMA Records, RadioCoop, MEI: un gruppo di gente che vive nella musica e per la musica a caccia di veri e propri talenti da far emergere oltre le logiche televisive dei talent usa e getta in una coltivazione continua che si prende cura, assiste e da slancio al panorama della musica indipendente italiano oramai saturo di proposte, ma sempre pronto a regalare soddisfazioni che vanno ben al di là di qualsivoglia ordine precostituito trovando intese e affinità che si aprono a dischi come quelli che teniamo tra le mani in questo momento.

Mi sento Indie, iniziativa che valorizza il talento giovanile, sembra essere diventata un appuntamento fisso nella ricerca di nuova linfa nel panorama conterraneo e dopo aver parlato precedentemente su queste pagine virtuali di quattro meritevoli gruppi/artisti: Cortex, Crude Diamonds, Juredurè e May Gray, quest’oggi ci soffermeremo a parlare delle quattro nuove proposte presentate: Anna Luppi, Andrea Piermattei, Alessandra Rugger e Valentina e il trio d’eau.

Anna Luppi, già recensita in queste pagine grazie al suo piccolo EP d’esordio In mare aperto, conferma, come già detto in precedenza quella capacità di creare piccole scatole sonore in bilico tra un cantautorato pop italiano e una ricerca di vie di fuga che abbracciano il viaggio e la sostanza di ogni giorno, in un’intesa che si fa arte quando si ascoltano pezzi come Caro amore ti scrivo o Karin tra arrangiamenti studiati, ma non troppo appariscenti che ben si amalgamano con l’interezza della proposta.

E’ il turno del folksinger Andrea Piermattei, abile con la voce, quanto con la chitarra, in sperimentazioni introspettive che conquistano al primo ascolto e aprono la strada a pezzi che entrano dentro facilmente, brani pop mescolati al folk d’oltreoceano che rendono il tutto una commistione importante che ha i suoi punti di forza, forse proprio nei testi, nelle parole che Andrea usa per spiegare stati d’animo e intenzioni nei confronti di una vita che non è sempre generosa.

Alessandra Rugger, cantantessa diretta e immediata sposa bene le inquietudini folk con le sperimentazioni jazz swingate in un concatenarsi di racconti che esprimono quotidianità e interezza, melodia si, ma anche bellezza che non si ricerca nella facilità d’ascolto, ma piuttosto in una coerenza di base che parla all’ascoltatore e tesse trame di sicuro effetto emozionale, capaci di parlare in soggettiva di un qualcosa in grado di toccarci nel profondo.

L’ultimo album invece è un atto d’amore alla musica di un tempo, il jazz mescolato al walzer e alla musica classica, per suoni antichi che si perdono nelle melodie dei bistrot parigini fino ad intersecare l’amore per le cose migliori, per la sincerità d’intenti e la forte capacità che i Valentina e il trio d’eau riescono ad esprimere grazie a cinque brani che hanno il sapore della polvere sui mobili laccati e lo sguardo proteso al futuro con l’intento di scardinare l’attualità con una sferzata di energia proveniente da un tempo lontanissimo.

Quattro nuove promesse quindi, in prove che hanno il sapore più di cantautorato rispetto alle precedenti, ma che nella sostanza danno forma sostanziale alle produzioni e alle speranze che verranno.

-FUMETTO- Enzo Rizzi – La storia della musica pop a fumetti (Edizioni NPE)

cover_storia-musica-pop-fumetti

 

Titolo: La storia della musica pop a fumetti

Autore: Enzo Rizzi

Casa Editrice: Edizioni NPE

Caratteristiche: 210×300 mm, brossurato in b/n, 80 pp.

ISBN: 9788897141969

 

Excursus musicale geometrico ricco di sorprese e sostanza che attraverso un apparato grafico decisamente notevole riesce a comunicare biografie non troppo wikipedia andanti, ma piuttosto una rivisitazione complessa e non superficiale di una storia del pop disegnata portatrice di una comunicabilità che rapida si fa perentoria e in grado di dare, rigorosamente in ordine alfabetico, informazioni e curiosità dal mondo della musica popolare delle ultime decadi incentrando la ricerca su cantanti e gruppi che hanno fatto la storia di un fenomeno che incorpora vite nel corso del tempo, a suon di musica si, ma ponendo l’accento anche su fatti ai più sconosciuti senza scadere nel gossip o nei giudizi soggettivi, ma piuttosto un punto di vista che scruta in modo oggettivo, attenendosi ai fatti, la realtà di un mondo in fermento caratterizzato da vizi, difetti e storie non sempre facili alle spalle.

Enzo Rizzi, già conosciuto tra gli scaffali della NPE per testi riuscitissimi come La storia del metal a fumetti, La storia del rock a fumetti e Diabulus in musica attraverso questo volume si cimenta con toni forse più soft, ma sicuramente in grado di garantire e delineare un marchio di fabbrica che indaga, attraverso il disegno, i volti dell’animo umano coadiuvato per l’occasione da Francesco Ceccamea autore capace di raccontare storie reali e vissute che si fanno spiegazione per i profani di genere.

Le figure in soggettiva catturano e intensificano la costruzione di legami con il lettore sfiorando delicatamente fragilità nascoste e punti inarrivabili in un bianco e nero rigoroso ed essenziale, un’essenzialità però che si fa particolare quando l’illustrazione prende il sopravvento e rende realistico il personaggio rappresentato, il tutto in un rapido accenno a ciò che è stato integrando il personaggio stesso con la storia che ben lo rappresenta senza abbandonarlo ad elemento a se stante e cucendogli addosso parole, espressioni, vita vera in una dinamicità tangibile.

Dagli Abba fino a Stevie Wonder, passando per Bee Gees, Duran Duran, Lady Gaga, Spice Girls e molti altri questo fumetto si fa necessario per tutti coloro che apprezzano il mondo del pop e che magari vogliono conoscere in modo sommario, ma nel complesso esaustivo, un universo musicale fatto di sogni e speranze infrante, di desideri e di debolezze nascoste, un mondo che abbagliato dalla luce dei palcoscenici di tutto il mondo si fa ombra quando cala il sipario e il buio ingloba, un mondo di lampadine al neon che nel corso del tempo è sempre andato alla ricerca di una luce, la luce delle stelle magari quelle stelle che in questo stesso libro e nell’immaginario collettivo non hanno mai smesso di brillare.

Per info e per acquistare il fumetto:

http://www.edizioninpe.it/product/storia-musica-pop-fumetti/

Oppure qui: