-FUMETTO- Léonie Bischoff – Princesse Suplex (MalEdizioni)

 

Titolo: Princesse Suplex

Autori: Léonie Bischoff

Casa Editrice: MalEdizioni

Caratteristiche: brossura, 17 x 24, 48 pag.

Prezzo: 10,00

ISBN: 9788897483137

 

Uomini che non esistono in questo racconto in rosa dove il gentil sesso a suon di pugni e vibranti suplex si apre a mondi inconsapevoli e ricchi di caparbietà in grado di destabilizzare, ma nel contempo farci vedere da vicino il risultato di un’emancipazione sempre più vicina e dove l’attacco nei confronti di un sistema si respira in completezza totale attraverso le corde del ring, attraverso le sensazioni, il sudore, la forza per un racconto che è dinamicità, perpetuo moto che convince e per tradizione abbatte ogni qualsivoglia forma di pregiudizio intascando la vittoria morale di un mondo possibile, diverso.

Gabi non ha tempo per vivere la vita di tutti i giorni, la quotidianità, il lavoro, il fidanzato, la solita e banale routine, Gabi aspetta il fine settimana per trasformarsi nell’agguerrita Princesse Suplex eroina di un mondo e di un luogo indefinito che si lascia all’introspezione delle matite e del bianco e nero concentrico che abbaglia e che vive di luce propria grazie ad un palcoscenico spettacolare e grazie anche alla presenza della sua amica rivale Jungle Laura, un’amica di dichiarazioni, un’amica legata da un filo che commuove, quasi a creare una continuazione tangibile tra le due vite, un trait d’union elegante che riesce a collocarsi in un territorio alquanto sostanziale grazie ad una Léonie Bischoff che più di una volta riesce a dare spazio ai disegni rispetto alle parole in un vortice di grigi e ombre che si immedesimano nella plasticità delle pose, nell’attimo prima di spiccare il salto.

Un plauso a MalEdizioni per aver portato in Italia questa piccola perla d’oltralpe, un fumetto che si fa tangibilità e possibilità, un albo che sa di rivincita e di artigli affilati, di buoni propositi e di lealtà nei confronti di un mondo femminile in continua evoluzione, di un mondo tante volte poco appariscente, ma carico di sostanza non solo emotiva, ma anche pratica; un fumetto dove le donne sono le protagoniste in un concentrato di testosterone che colpisce allo stomaco e fa sorridere nella sua totale genuinità.

Asymmetry – Tomorrow’s Inner Space (Autoproduzione)

Disco concetto che si muove tra incubi e sogni in una distesa innevata di suoni a ricoprire le montagne della nostra anima creando sintonia e capacità decostruttiva in tempi dilatati e che offrono una sostanziale ricerca che spazia dal rock passando per l’alternative e l’idealizzazione di un metal che si apre in chitarre distorte e debitamente gainizzate tra spazialità in chorus e delay e una capacità ammirevole di ricreare cupezza d’animo in una conquista appassionata di trame e pianoforti tenebrosi che ben si amalgamano con la proposta e rendono invidiabile un concentrato di idee che nell’intersezione del momento aprono ad una panoramica di sicuro effetto che trova una sua naturale prosecuzione da Moonset fino a Sunrise in suoni oscuri che magari rispecchiano la nostra realtà, il nostro futuro, il nostro errare dove un non-protagonista qualunque si scontra con una quotidianità inglobante e dove le aspirazioni future tendono ad essere solo un miraggio, un abbaglio in una ceca notte dove l’unica cosa che ci resta da fare è accendere il buio.

BLM – Cardio-Tonic (La Corriera Produzioni)

Disco succulento da assaporare grazie ad un sound poppeggiante che va diretto al punto e non si ferma a confrontarsi con orpelli leziosi, ma piuttosto incanala la lezione di un certo tipo di cantautorato per un’amalgama spettacolare di forza testuale in musica varia e stratificata che trova nel filo conduttore dell’immediatezza il proprio cavallo di battaglia, un cavallo di battaglia che si sofferma sulla quotidianità, sull’istante e in questo i BLM riescono bene infatti in questa terza produzione l’ascoltatore è coinvolto e conglobato all’interno di un tempo dilatato, ma che guadagna nella dimensione domestica, nella dimensione di tutti i giorni la forza per procedere e per andare avanti, si pensi a pezzi come l’apertura lasciata a Mi vuoi bene o l’irriverente Faccio Sport per passare alla triste realtà di Palme di plastica o alla cover riuscitissima di Un’estate al mare il tutto condito da spruzzate di allegria contagiosa, ma mai banale, con l’intento, in primis, di comunicare all’interno di quella scatola a compartimento stagno chiamata omologazione un messaggio chiaro e quasi rilevatore nei confronti di una società che vede nella spersonificazione una reale deriva, un messaggio però che i nostri riescono a comunicare uscendone vittoriosi.