-LIBRI- David Wiesner – Martedì (Orecchio Acerbo)

Titolo: Martedì

Autori: David Wiesner

Casa Editrice: Orecchio Acerbo

Caratteristiche: pagine 32, cm. 26,7 x 22,9

Prezzo: 15,00 €

ISBN: 9788899064457

Capolavoro per immagini senza parole che comprime la realtà in forme desuete nel far innamorare il lettore attraverso l’immedesimazione del particolare, attraverso forme di interpretazione della vita che si affacciano nel viaggio onirico, quel viaggio che risiede dentro ad ognuno di noi, lasciando spazio alla fantasia e ottenendo come risultato un’opera pura e cristallina, capace di colpire al cuore, sia per scelte stilistiche, sia per cura dei particolari che si aprono sempre più alla meraviglia lasciata allo stupore calcolato, quella stessa meraviglia che si impadronisce di una narrazione affidata a colori predominanti che sottolineano ancora l’importanza di un verde natura a ricoprire la scena e a quel surrealismo di magrittiana memoria che ben si accosta alle inquadrature cinematografiche dell’Innocenti migliore per un libro illustrato capace di far sgranare gli occhi e far innamorare a prima vista in modo sorprendente, delicato e soppesato.

Scrutiamo le leggerezze in volo di foglie e rane che accompagnano un viaggio perentorio in un mondo reale attraversato per un momento dalla finzione, dal sogno, dal trascorrere lento del tempo e proprio qui troviamo la relatività del tempo stesso, il migrare in un bagliore cosmico degli attimi che non comprendiamo, un martedì qualunque, un giorno come un altro e succede sempre di martedì, i martedì attendono l’ora esatta per trasformarsi: c’è sempre un’altra possibilità perché le cose belle accadano.

Nel ripetersi del momento Orecchio Acerbo pubblica in Italia un’opera d’arte adatta a questo ed altri tempi che verranno, un libro illustrato di altissima qualità che ha consacrato David Wiesner, ancora nel 1991, come uno dei più importanti illustratori viventi, un artigiano della bellezza oserei dire, che fa della lunga gestazione dei propri capolavori un cavallo di battaglia vincente; un genio visionario che per similitudini si avvicina alle peripezie raccontate in Little Nemo da Winsor McCay e che in questo libro trovano l’apice omogeneo nella liberazione delle potenzialità immaginifiche dell’inconscio.

Per info e per acquistare il libro:

http://www.orecchioacerbo.com/editore/index.php?option=com_oa&vista=catalogo&id=490&Itemid=

Oppure qui:

Violacida – La migliore età (Maciste Dischi)

Indie pop che abbraccia i canali d’oltremanica per ritmi serrati e ben congegnati che assaporano il tempo perduto e ci rendono partecipi di una costante ricerca, affinata per l’occasione da Manuele Fusaroli, in grado di trasformare il già sentito in qualcosa di personale, qualcosa che possa squarciare l’atmosfera come la bellissima intro affidata a Canzone della sera che apre la strada ad un disco fatto sempre più da sali scendi emozionali, capaci di penetrare la quotidianità in maniera del tutto naturale, attraverso un lirismo mai banale e testi concentrati a ricomporre le speranze per un futuro migliore.

Canzoni come Temporale e via via procedendo con Contraccettivo e Sentiero ci fanno comprendere l’importanza della proposta che viaggia attraverso il tempo e viaggia attraverso lo spazio, Varanasi su tutte è quella che ricopre la maggior distanza alla ricerca di un costrutto necessario per poter vivere ancora grazie ad un disco impattante, grazie ad una prova che sa di rimpianti, che profuma della migliore gioventù, ma che nel contempo è pronta a trasformarsi e maturare, lasciando dietro alle spalle il bozzolo della propria memoria in invettive pindariche dal forte sapore di vita vissuta,  una vita in cui credere ancora, che non smette di dire: siamo finiti, perché tutto scorre, persino Il fiume e noi con lui.

Jocelyn Pulsar – Convivenza Arcade (La Sete Dischi)

Disco a bassa fedeltà che stupisce il percorso sempre più sghembo e squinternato del nostro Francesco Pizzinelli, già conosciuto nelle pagine virtuali di Indiepercui, per il progetto parallelo DIVANO, un album, questo Convivenza Arcade, che si pone l’inquietante e quotidiano mistero delle donne e degli uomini, del matrimonio e soprattutto della convivenza, lo fa in modo diretto, una specie di nuovo Dente della canzone italiana, anche se il nostro è maggiormente ancorato alla realtà, senza l’uso di ossimori o metafore, ma arrivando al punto in maniera del tutto naturale, con canzoni strutturate in modo semplice e lineare, strofa/ritornello, ma nel contempo cariche di quella forza alimentata da parole importanti, da parole che in questo caso si concentrano in spaccati di vita atti a raccontare le derive e le incomprensioni del vivere assieme, per un album che ha propriamente una grafica a 8 bit, quella stessa grafica di quando esisteva la sfida infinita tra Commodore 64  e Spectrum, la sfida tra due macchine alla fin fine complementari, un po’ come i rapporti, un po’ come l’uomo e la donna, manovrati da fili infiniti e sottili, così diversi e nel contempo così uguali, da non poterne reciprocamente fare a meno.

Sara Romano – Ciricò (Maremmano Records)

Colori infiniti che intrecciano trame sottili ed eleganti a ristabilire una comunione con il mondo che abbraccia il sud del pianeta in una commistione di folk e musica popolare strutturata fino a creare, con estrema facilità e versatilità, un album dal forte impatto lounge caratterizzato da pezzi che sono e che fanno da sottofondo di vita pronto a riemergere in qualsiasi occasione, donando lucidità alla proposta e sperimentando l’interculturalità musicale in canzoni-viaggio ben arrangiate e stupendamente cantate, con una voce particolare che colpisce per veridicità e attenzione al minimo dettaglio.

Il nuovo album di Sara Romano, prende forma grazie a viaggi senza sosta, sia fisici che mentali, la canzone siciliana in Ciricò si mescola allo spagnolo di Mi Casa e La suerte politica per intersecare melodie con le bellissime La ballata delle parole complesse e La parte migliore ad entrare in punta di piedi in un paesaggio delicato, cullato per l’occasione da degli ottimi compagni di viaggio come Luca de Lorenzo, Lucia Lauro, Marco Bartolo Leone, Sergio Calì, Marco Corrao e Maurizio Ferralotto, un viaggio trasportato dal vento e dalle esperienze sempre nuove che Sara saprà trasformare in musica vissuta senza rimpianti.