Pedalò – Sale (Mia cameretta records)

Brani brevi, sinceri, schietti, volteggianti in sabbie sconosciute, echi di Three second kiss a sottolineare testi imperniati di negazione, poesie con il dente scoperto e dichiaratamente post punk; svalvolate contromisure al nulla che avanza.

Napoletani doc che osano oltre le coincidenze e oltre le “polluzioni notturne” eco di ciò che rimane dopo la mareggiata sulla spiaggia deserta, progetto d’oltreconfine che dona al giovane trio, Emilio, Michele, Stefano, una capacità notevole di evidenziare in poche righe e in pochi attimi pensieri che possono sembrare sconnessi o alla rinfusa e che invece risultano essere segnati da un percorso preciso, che non bada a compromessi o a mezze misure.

Ecco allora che l’ascoltatore si ritrova su di una spiaggia piena di persone scomparse, abbandonate al sole nell’egoismo più totale, mentre “Pedalò” raccoglie pensieri su un’agenda ricca di appunti: 60 canzoni, 46 lasciate fuori, “ristrette solo”a 14, gridate e lacerate dai raggi roventi, da un mondo che non ci appartiene, dal nulla che aspetta mentre il mare bagna i pochi “coglioni” rimasti a guardare, e i gabbiani, da cornice, volano nel cielo, rotanti come eliche all’orizzonte.

E voi siete pronti a spiccare il volo?