Fusch! – Corinto (Jestrai)

Chi sono i Fusch e da quale pianeta provengono?

Forse non abitano così tanto lontano, sono una band lombarda di diversa estrazione che trova un punto di incontro, per questo primo album, Corinto, in quel di Bergamo.

Alla voce troviamo Amaury Cambuzat già Ulan Bator e Faust, Pier Mecca già Fiub, Mario Moleri e Mariateresa Regazzoni, mamma dei fratelli Ferrari, qui in veste di tastierista tra synth e rhodes.

L’album è un concentrato di suoni profondi e oscuri, dove la voce di Amaury, anche se quasi mai presente, tocca lentamente gli animi di chi ascolta, aprendo voragini incolmabili.

Nel disco troviamo la migliore new-wave, con virate sonore e dissonore, mescolate alle novità indie dell’ultimo periodo.

Baustelle, Verdena, Marlene Kuntz, Afterhours avvolti da suoni siderali, spogliati di qualsiasi parola, quasi inutile, quasi a dire non serve, io ti posso sfiorare anche solo facendoti ascoltare sovraincisioni di sintetizzatori vibranti cenere di una città inglese di fine ottocento.

Tanta è la bravura dei musicisti che ti sanno accompagnare in un viaggio tra le nuvole dove tutto può trasformarsi di colpo per lasciare spazio a ciò che è veramente importante.

Con Tropical Fish assistiamo a una cavalcata solare, mentre in Sento i suoni di fondo sono manipolati, looppati, estrapolati e condotti a Liquida in maniera egregia passando per la speranza in Girasole e trovando i Led Zappelin che stringono la mano ai Cure in Medicina Rossa.

Disco che lascia aperta la strada a nuove forme di sperimentazioni e che getta solide basi per creazioni future potendo pensare che in fin dei conti Corinto non è poi così lontana.