Panda Kid – Scary Monster Juice (Autoproduzione 2011)

Il vicentino Alberto Manfrin, in arte “Panda Kid”, già da un po’ di tempo calca i palchi della scena underground provinciale e in parte regionale con il suo progetto one – man – band attorniato da chitarre elettriche vintage e grancassa tuonante, creando atmosfere surf, garage e punte di lo-fi.

In questa prova intitolata “Scary Monster Juice” si fa aiutare dagli amici “Miss Chain and the Broken Hells” “I Melt” “Il buio” e “No Monster club”.

Panda Kid, come nei precedenti album, è una miscela fisica, scanzonata che non si chiede troppi perchè su quello che scrive e suona, nella sua musica si possono trovare e ascoltare echi di “Beach Boys” nelle parole ridondanti di “Junkie girl” o “Your Candy”, in “Garage on the Beach” invece abbiamo un inizio alla “The Who”, ma batteria molto più cupa alla “The Cure”.

La canzone “Long long summer” sembra chiedere alla bella stagione di rimanere in posa per una fotografia fuori dal tempo.

“Surfer girl”, invece, ricorda i “Pavement” di Stephen Malkmus, una voce con cori in lontananza quasi confusa dal vociare di chitarre in secondo piano. Forse quest’ultima la canzone più incisiva del disco.

Un Lp che si conclude con la quasi stonata“Cookie Weed” e con la chitarra acustica che ricorda “White Stripes” dei tempi migliori.

Un progetto alquanto originale che ti porta la spiaggia fuori dalla porta di casa.

Un’estate sotto l’ombrellone sorseggiando cocktail e guardando belle ragazze.

Un’estate insomma che non vuole finire.