Uto – AnimaliDaSalvare (Warning Records)

Gli Animali da salvare siamo noi che viviamo la vita, senza farci troppe domande, senza porci un’idea di quesito importante, per essere ogni tanto migliori di quello che siamo; per fortuna ci pensano gli Uto ad avvolgere i nostri ricordi in sogni rock e velleità punk che a dismisura riempiono le loro canzoni con parole mai banali, anzi sentite e vissute, di quei vissuti che non possiamo scordare o tantomeno farne a meno.

Animali da salvare è un disco pieno nel vero senso del termine, è un disco che si apre e ci apre alla realtà e non risparmia nessuno, le canzoni sono una marea continua che ci travolge e ci consente di avere un’idea costante dei cambiamenti umorali in grado di cogliere anche le più piccole sfumature.

Dopo aver lavorato, ad intermittenza, per otto lunghi anni al loro disco, decidono di gettare tutto nel cestino e cambiare, dando un’impronta più diretta al nuovo tutto, senza fronzoli elettronici che li caratterizzavano in partenza per dare vita ad un progetto che per immediatezza si rifà alla migliore musica degli anni ’90 italiana e straniera, dai CCCP ai Radiohead, passando per Marlene Kuntz su tutti.

La band ternana da il meglio di se in queste dieci tracce che si aprono con Squali passando per il capolavoro sonoro, oltre ogni aspettativa di Pittore Minore, passando per la ferrettiana La conta dei danni e poi via via tra Anna è a Berlino e Primavera.

Un disco di cambiamenti, un disco maturo e notevole sotto ogni punto di vista; è qui che le parole acquisiscono importanza, è qui che la poetica in divenire fa la differenza.