The Castillos – Pilot (Autoproduzione)

Suono fresco, prettamente estivo che sa di ananas tagliata e che abbraccia le sonorità dell’indie pop rock d’oltremanica non inventando niente di nuovo, ma confezionando un piccolo ep di quattro pezzi che rispecchiano un divertimento esistenziale in fase acuta, capace di sprigionare un’energia vitale e sopraffine, in bilico tra i suoni legati agli anni’90 e la passione di reiventarsi sempre e comunque in nome di un’energia vitale che fa parte di ognuno di noi, per questa presentazione che inforca numerosi colori, dal nero al grigio passando per la lucentezza del giallo, in un eterno divenire che poi racchiude grande sostanza, un po’ come tutti i frutti del conoscibile: dietro alla buccia ci sta la polpa migliore e in questi veloci pezzi di vita, da Business Calls fino a Wet shoes , passando per Jungle 162 e Blossoms, si parla di un amore incontaminato verso ciò che ci circonda, apprendendo la lezione del tempo e trasformandola per l’occasione in un vortice post adolescenziale di sicuro impatto.