Rubacava Sessions – No Middle Ground (LosTunes Records)

Paesaggi al crepuscolo che raccontano un’America pronta ad implodere e lasciare presagire le ombre di un futuro solitario alquanto incerto e introspettivo, tra deserti di armoniche crepuscolari da razzi inquieti che si immedesimano negli occhi di chi guarda creando bellezza del west andato.

Sessioni acustiche di rullate accompagnate da fiati e coreografia corale in bilico tra lo Springsteen e il Cave intimista, un disco capace di scavare la pelle in tarantiniane cavalcate elettriche e amori che si vivono e si consumano.

Amori della durata di una candela che si lasciano trasportare dal tempo che verrà.

Un disco di un’altra epoca e sicuramente d’atmosfera, ben suonato, che concede attimi di vibrante attesa tra parallelismi esistenziali dalla vita al cinema, dal cinema alla vita, in un vortice che non rimane silenzioso a guardare, ma fa suo ciò che di più vero esiste riportando a conclusione un cammino non solo fatto di polvere, ma anche e soprattutto di vera sostanza da lasciare al bambino del futuro; unica speranza per un mondo diverso.