Mojoshine – Parto naturale (Overdub Recordings)

Parto Naturale - EP - Album di Mojoshine - Apple Music

Rock miscelato al grunge e all’alternative che riesce ad innescare la miccia della potenza all’interno di pezzi che diventano deflagrazioni siderali per i nostri futuri incerti. Il disco dei Mojoshine è un’alternanza costruttiva che disegna architetture in grado di ottenere risultati miracolosi e impressi, perennemente in bilico tra passato e presente e calibrati nella nostra quotidianità, nel nostro vivere giorno dopo giorno. Ci sono buone prospettive in vista e margini di miglioramento, ma nel complesso la mastodontica impresa è impattante e il muro di suono ricreato esce imponente soprattutto, immagino, in chiave live. Una mescolanza di voce maschile e femminile che ricerca un equilibrio di genere riuscendo ad incastrare, pezzo su pezzo, i significati da veicolare. Sono sei brani, un incrocio tra Ep e disco completo che trova nelle mezze misure la chiave di volta nel cercare uno spazio di libertà nel panorama, saturo, della musica italiana.


 

Alex Ricci – Mete (Freecom/Cosmica)

ALEX RICCI - Mete - Radiocoop

Caleidoscopio di suoni e colori ad intrecciare una sorta di cantautorato non troppo meditativo, ma ricco di rimandi sostenibili ad una scena fatta per creare emozioni e comunicare grazie ad un sodalizio unico che affronta una commistione di generi in grado di diventare materia preponderante per la creazione di questo disco. Mete segna una partenza, ma mai un arrivo. Sono buoni propositi, intenzioni, desideri che si fanno punto esistenziale per dare vita a canzoni che non si prendono troppo sul serio, ma cercano un ammiccare pop nel panorama saturo della canzone italiana. Tre singoli, Dimmi, Sempre ti porterò, Difendi con i denti che trasportano l’ascoltatore in territori diversificati a rimarcare, ancora una volta, una sorta di appartenenza con l’universo circostante. Alex Ricci ci regala un album che cerca nella complessità la semplicità vissuta di una vita intera. Un insieme di pezzi, tra cantato e strumentale, diretti in modo impeccabile e suonati con l’anima.


Verrone – Legna per l’inverno (Disordine Dischi)

VERRONE - LEGNA PER L'INVERNO - TuttoRock Magazine

Incrociatori sonori che si aprono sulla nebbia autunnale riuscendo ad incastrare poesie da diario di vita esistenziale capaci di sovrastare emozioni su emozioni per dare un senso nuovo ai sentimenti e all’amore come punto di partenza per i sogni e le ambizioni future. Il disco di Verrone, un piccolo Ep di pregevole fattura, riesce ad affrescare acquerelli mescolati al pop e alla musica d’autore. Dipinti di suoni che ammiccano alle melodie nordiche e alla musica underground italiana più sopraffina. Un continuare a chiedersi, ricordi che non svaniscono, fotografie di un tempo che non c’è più o che deve essere ancora creato. In legna per l’inverno c’è Colapesce, Nicolò Carnesi, i Perturbazione, Niccolò Fabi, una messa in scena dove tutti gli elementi utili alla narrazione sono parti essenziali di un tutto che via via si apre lontano. Ecco allora che i pezzi scivolano omogenei tessendo trame di silenzi e di cantati che abbracciano e confortano. Una buona prova d’insieme strutturata a dovere dove il dolce amaro narrato ha il profumo di un elegante mondo composito e stratificato.


Bloody sound/AA.VV. – Sound bloody sound (Bloody Sound)

Sound Bloody Sound - La raccolta per i 20 anni di Bloody Sound

Selezionate con indiscussa capacità, arrivano, raccolte in un’unica compilation, alcune tra le canzoni che hanno segnato l’etichetta Bloody Sound nel corso della ventennale presenza nella scena underground italiana. Daniele Nando Luconi e Nicola Amici raccolgono parzialmente sudore e momenti da intrappolare in un’unica fotografia svincolata dalle mode del momento attraverso le sensazioni e le esperienze di una label che ha fatto dell’alternative e della ricerca la propria chiave di volta. Ci sono gruppi, band, autori come Lleroy, Esseforte, Kaouenn, Loris Cericola, Heat fandango, CUT, una scena espansa nel corso del tempo e che ha visto Ancona e la sua provincia essere al centro di un progetto capace di durare nel tempo. Un esperimento riuscito, un omaggio e un inno al non perdersi. Uscito in cassetta e in CD edizione deluxe, Sound bloody sound racchiude uno spirito, un’esigenza che oltrepassa, con stile unico ed eterogeneo, la nostra quotidianità.


 

Tanks and tears – Timewave (Swiss dark nights Records)

Timewave | Tanks And Tears

Dopo sette anni di attesa ritorna la band toscana Tanks and tears con un album dirompente e capace di proiettare l’ascoltatore in un mondo decentrato che non esiste più, un universo parallelo che possiede tutte le caratteristiche necessarie per assomigliare al nostro. Timewave è fatto di onde gravitazionali, di dark intriso di post punk, di energia viscerale che non si risparmia e concentra l’attenzione all’interno di atmosfere ricreate ad arte, parlando al cuore di chi ascolta, entrando, con stile soppesato nei meandri interiorizzati di una musica introspettiva. I Tanks and tears sanno suonare e lo dimostrano anche in questo album fatto di passione e occasioni per recuperare il tempo perduto grazie a sintetizzatori e momenti di indiscusso valore. Dall’Intro fino a S.O.F.T. passando per Nightmare, Haze of lies, Galaxies, i nostri riescono a mettere in musica stati emozionali in continua e perenne evoluzione.


Pino Nuvola – A fronte praecipitium, a tergo lupi (Pipapop Records)

Sopraffini momenti acustici che intensificano le metafore di una vita intera incapsulate all’interno di un volere/potere che gioca con il fattore dell’autonomia all’interno di scatole ermetiche quotidiane intrise di bellezza e meraviglia da scoprire. Una sorta di disco concetto costruito attorno a sonorità e architetture che sanno ricreare un senso di costrizione e di libertà, un ossimoro decentrato fatto di sogni e speranza da raggiungere. Il camoscio e il salto per fuggire dai lupi, la scelta, il pensiero astratto oltre la ragione, la chiave di volta per tutte le ambizioni necessarie. Pino Nuvola suona fingerpicking, ma utilizza anche accordature aperte. Una ricerca costante, in equilibrio, un modo diverso di essere attuali nel presente senza dimenticare il passato. Creato da Pino Nuvola, all’anagrafe Stefano Durighel e registrato, mixato e masterizzato da Tommaso Mantelli, uscito per Pipapop Records, A fronte praecipitium, a tergo lupi è un album fatto di costrutti e sensazioni, un cerchio concentrico da cui partire per dare un senso diverso alla parola libertà.


Esterina – Musica di provincia (Curaro Dischi)

Nella musica di esterina ci sono i vuoti del buio che si aprono alla luce più vera e reale. Caleidoscopio di emozioni per cuori che cercano il bene oltre misura intensificando i  punti di vista e trovando appigli, speranza, costruzioni in divenire a riscaldare pensieri, pace, solitudini nascoste. Il nuovo di esterina diventa scarno e corale. Appassiona le esigenze di coltivare parole lungo i sentieri della vita e abbraccia in contemporanea la bontà di una musica che non cerca il consenso, ma diventa essa stessa ricerca di un modo di dire, di essere e di fare. Nell’ultimo di esterina suona, per l’ultima volta,  Giovanni Bianchini, batterista da sempre per il gruppo di Massarosa. Un modo per andare via senza andare definitivamente via. In Musica di provincia ci sono pezzi meraviglia che definiscono la qualità indiscutibile di un gruppo che ha fatto, senza ombra di dubbio, la storia della musica underground italiana. Le vite degli altri, Le cose che da tempo ti dovevo, Amore splendido, La mia ragazza, sono gli esempi massimi di una poetica che ferma la quotidianità e ci trasporta nei territori della bonifica pur toccando latitudini che non sono incasellabili, ma che inevitabilmente conoscono e riconoscono le coordinate del nostro stare. Ascoltare esterina è come essere accolti da un abbraccio infinito. Un bene smisurato. Per noi, per tutto ciò che ci circonda. Un quinto disco in studio, speciale, radicato che profuma come un atto d’amore eterno, una pace che conforta e corrode, si fa viscerale, raggiungendo vette di normalità irraggiungibile. Un album di spessore dove esterina riconosce l’appartenenza ad un qualcosa di più grande, immenso.


LIBRI ILLUSTRATI – Jordan Scott/Sydney Smith – Il giardino di Babushka (Orecchio Acerbo)

Copertina del libro Il giardino di Babushka, di Jordan Scott e Sydney Smith

Titolo: Il giardino di Babushka

Autore: Jordan Scott/Sydney Smith

Casa Editrice: Orecchio Acerbo

Caratteristiche: 24,2 x 24,2 pag.44

Prezzo: 16,50 €

ISBN: 9791255070269

Ritornano, con stile unico, i vincitori del Superpremio Andersen 2022, Jordan Scott e Sidney Smith. Ritornano con un album che estrapola dalla semplicità nascosta elementi di congiunzione con la complessità della vita, con quel cerchio intricato che tutto ingloba e dove le coordinate geografiche necessarie a comprendere l’intera vicenda sono insite nel cuore di ognuno di noi.

Una nonna, una babushka e il suo nipote, l’orto e le verdure da coltivare, i lombrichi, piccole cose che fanno grandi i giorni, la luce oltre le tempeste quotidiane e quel senso di vicinanza che ci rende reali e pronti a ritrovare la strada verso casa, le nostre radici, la famiglia e la moltitudine di elementi impercettibili che rende unico e irripetibile ogni giorno della nostra vita.

Il giardino di Babushka è un luogo di pace e di condivisione. Un posto dove la semplicità di fondo è elemento necessario per creare un film bellissimo di interiorità e coscienza che si fa racconto, storia da tramandare, diario polveroso di vita prima nascosto e poi recuperato con l’intenzione di dare nuovo significato al contesto che abitiamo.

Se avete presente il capolavoro “Io parlo come un fiume” allora potete comprendere l’immensità di questi due autori capaci di entrare in punta di piedi nelle introspezioni umane con soppesato intento di voler comunicare le difficoltà soggettive nell’affrontare ciò che non conosciamo.

Il giardino di Babushka è un illustrato che si fa incontro e ci conduce per mano nei meandri del nostro nascere e del nostro morire, un percorso, un cammino segnato, in mezzo il silenzio, i gesti d’amore, quegli abbracci solitari a ricoprire di bellezza una società fagocitata dalla velocità opprimente.

Uscito per Orecchio Acerbo questo illustrato d’autore è un omaggio smisurato al prendersi cura, al bene da dare e da tramandare, una dolcezza sconfinata narrata e disegnata egregiamente che non stanca di segnare e costruire spazi necessari di condivisione e meraviglia.

Per info e per acquistare il libro:

https://www.orecchioacerbo.it/catalogo/libro/il-giardino-di-babushka/

FUMETTI – Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi, Giordana Mari / Giulia Rosa – Corpo libero (Hop!)

Titolo: Corpo libero

Autore: Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi,

Giordana Mari, Giulia Rosa

Casa Editrice: Hop!

Caratteristiche: pagine 184, cm.23×17 cm

Prezzo: 23 €

ISBN: 9788897698593

 

Volume pregno di temi attuali che si affaccia sulla quotidianità attraverso un uso verboso e morboso dell’aspetto evolutivo e adolescenziale inquadrando da vicino, come telecamera nascosta, le avventure introspettive di una squadra di ginnastica artistica pronta a subire qualsiasi tipo di sopruso pur di diventare, pur di contare.

Un fumetto che profuma di internazionalità, davvero ben concepito, probabilmente debitore, in parte, del romanzo di Ilaria Bernardini e forse ancora di più della serie uscita su Paramount+ e successivamente su Rai 2.

Una storia concepita come thriller psicologico che scava all’interno dei meandri più nascosti dell’essere umano e fa riflettere profondamente sul senso dell’esistere incentrando la vicenda intera sul susseguirsi di narrazioni che inglobano le emozioni di giovani donne alla ricerca del proprio posto di mondo da occupare.

Una sfida continua, tra allenamenti concepiti per dare sempre il massimo e il vuoto intimo che disegna le fragilità umane in modo impeccabile e sentito a ritrovarsi, con empatia sospesa, a vivere in prima persona le stesse sensazioni di quel gruppo di ginnaste perse e immerse in quell’irrecuperabile desiderio di successo del mondo adulto.

Corpo libero è un graphic novel compatto dove tutti gli elementi sembrano confluire in una sorta di verità che ruota attorno ad un omicidio e dove tutti sono sospettati, almeno fino alla fine. Lo scoprire il colpevole però non è motivo di conforto, ma piuttosto il senso di disagio e di destino ineluttabile che si respira lungo l’intero fumetto ci porta a comprendere quanto non sia tanto importante il finale, ma piuttosto acquisisce spessore la dura realtà che corrode le pagine descritte senza lasciare spazio alla redenzione.

Uscito per Hop Edizioni, Corpo libero di Giulia Rosa, sceneggiato per la tv da Chiara Barzini, Ilaria Bernardini, Ludovica Rampoldi e Giordana Mari è un inno interiore al volersi bene nel marasma complesso delle assurdità umane. Un libro impattante dove il tempo segna, in modo perpetuo, le coordinate di un’adolescenza sezionata e ricomposta. Un’età perduta, mai ritrovata. Un complesso reticolo geografico messo in scena con stile unico e personale, un filo di luce nell’oscurità intorno.

Per info e per acquistare il fumetto:

https://stay-hop.com/products/corpo-libero

Marco Lippini – Simple stories (Entusiasta dischi)

Simple Stories

Partire dalle storie semplici per creare qualcosa di unico ed eccezionale. Amplificare le vedute per uscire dalle stanze comodamente adagiate dipingendo quadri di vita domestica inglobate nella quotidianità e pronte a risplendere grazie ad un cantautorato che sa osare che oltrepassa i cliché e che cerca di trovare una propria via di conforto nel marasma della musica attuale. Il cantautore toscano Marco Lippini riconosce la grandezza immaginifica della musica del passato e il suo è una sorta di excursus ricco di rimandi ad uno stile che con delicatezza apre le porte del nostro costruire mondi, parallelismi, architetture indipendenti e coinvolgenti nel tentativo di identificare i passaggi necessari, le coordinate geografiche di questa realtà. Un po’ in inglese, un po’ in italiano, da Tom Mcrae fino a Elliot Smith, il nostro ci accompagna in un percorso personalissimo e sincero. Un cammino dove ogni cosa illuminata sembra vivere di vita propria e dove ogni passo acceso segna un passaggio necessario tra poesia e musica.