Invisible wave – Stay safe (Autoproduzione)

Esordio sulla scia del passato per i friulani Invisible wave. Esordio a ricomporre coscienziosamente un mondo che si affaccia direttamente nella new wave degli anni ’80 per riprodurla nell’era contemporanea attraverso un sound fresco, orchestrale, già sentito, ma sicuramente dal forte impatto emozionale. Stay safe racchiude al proprio interno un mondo in decostruzione pronto a rinnovarsi attraverso la stessa title track, l’attuale fake news, Invisible presence in una sorta di bolla d’aria concentrica che tutto cattura e non lascia possibilità di scampo. Agli Invisible wave, nel complesso, un’esortazione ad osare di più per scandagliare, con innovazione, il vasto mare dell’originalità. Siamo comunque sulla buona strada.

Toria – Naked in a dress (New Model Label)

Risultati immagini per toria naked in a dress

Suoni notturni dal sapore d’altri tempi per una carezza che rinfranca e rassicura sul far della sera ad impreziosire di calore fuori dal comune una prova ben arrangiata nella sua scarna bellezza. Il primo disco di Marco Torriani in arte Toria riassume la lezione dei cantautori più intimi che hanno fatto la storia della musica per come la conosciamo, da Elliot Smith, passando per Jeff Buckley, Damien Rice, Nick Drake in un sodalizio con una forma canzone che nell’inquietudine dona abbracci sperati e commovente bisogno di comunicare, nella malinconia, un viaggio senza fine. Introspezioni quindi, ma anche tanta capacità compositiva per suoni che escono dalla notte più profonda e scaldano raccontando di perdite, raccontando di speranza e desiderio di ricerca personale e interiore. Da In silence fino a Come back, Toria indaga l’animo umano, le sue sfaccettature e le sue imprese trasformando una manciata di canzoni in un album capace di brillare nella sua nascosta e celata meraviglia. 


-FUMETTI- Sergio Rossi/Giovanni Scarduelli – Nikola Tesla (Becco Giallo)

Risultati immagini per nikola tesla becco giallo

Titolo: Nikola Tesla

Autrice: Sergio Rossi/Giovanni Scarduelli

Casa Editrice: Becco Giallo

Caratteristiche: brossura, 128 pp. bn

Prezzo: 16 €

ISBN: 9788833140209

 

 

Sogni e sostanza, una vita di stenti e negli occhi un futuro diverso da immaginare. Un innovatore, uno scienziato, un uomo che ha dato, nel vero senso della parola, tutte le proprie risorse finanziarie e intellettuali per mettere a disposizione del mondo intero, scoperte e ingegnosità sospinte a creare un’arte da applicare alla realtà, un’elaborata visione dell’universo che va oltre i racconti che abbiamo lontanamente sentito.

Nikola Tesla è stato un’innovatore, ma prima di tutto è stato un uomo. Cresciuto nella povertà più totale, nella metà dell’Ottocento, l’ingegnere di origine serba, trasferitosi negli Stati Uniti, si ritrova a lavorare nello studio di Thomas Edison. Tra rivalità continue con l’inventore della lampadina e vere e proprie battaglie per il controllo dell’energia elettrica mondiale il nostro finirà per perdere completamente il denaro guadagnato. Le invenzioni poi fatte nel tempo, ma mai pienamente prodotte e un disinteresse più totale al denaro  portarono il nostro ad una morte misera e solitaria in una camera d’albergo.

Il quadro generale, narrato in questo bellissimo fumetto edito da Becco Giallo, si muove in modo egregio tra la fortuna e la tristezza di un genio dell’era moderna. Spiegazioni sempre comprensibili e facilità di lettura rendono fruibile questo testo d’ampio respiro, permettendo anche ai profani, come il sottoscritto, di entrare in punta di piedi attraverso le vicissitudini e le situazioni del protagonista in un vortice che mostra in parte anche il lato umano, la curiosità e la pazzia di un mito.

Testi e disegni sembrano muoversi sullo stesso piano e le didascaliche narrazioni di Sergio Rossi incontrano le linee nette su sfondi abbozzati di Giovanni Scarduelli dando vita ad una costruzione d’insieme che non annoia, ma piuttosto si fa veicolo per la nascita di significati sempre nuovi e approfondimenti da destinare, in un secondo momento, a maggiori e diverse interpretazioni.

Tra la forma e la sostanza vivono i sogni di Nikola Tesla, sono sogni a tratti oscuri, ma pur sempre rappresentazioni future di quello che oggi sentiamo e viviamo. Dalla corrente alternata alla radio, passando per la percezione di internet e dello smartphone, questo fumetto dona un’infarinatura indispensabile per comprendere la grandezza di un pioniere della nostra contemporaneità qui inglobato nel suo essere uomo reale e in tutto e per tutto parte del mondo che conosciamo. Nikola Tesla, edito da Becco Giallo, è una raffinata ricerca pop che fa dell’intuizione e della narrazione i punti salienti di un fumetto necessario. 


Per info e per acquistare il fumetto:

http://www.beccogiallo.org/shop/229-nikola-tesla.html

 

 

Joseph Martone and the travelling souls – Glowing in the dark (Autoproduzione)

Paesaggi di un tempo lontano calati nel buio e accerchiati da alberi solitari, immensi, inquietanti; case diroccate che si stagliano al far della sera e piccoli fili d’erba sottili si scuotono al rumore del vento, toccando l’aria, toccando i piedi che si muovono senza trovare la giusta direzione.

E poi una luce che trasporta e convince, una luce che fa da veicolo al nostro pensiero e quasi quasi lo trasforma in ciò che ancora non possiamo comprendere, attraverso l’universo: una ricerca costante della luce dove luce non c’è, una carezza e poi la fuga, il partire, l’esigenza di scoprire e riscoprirsi, iniziando da note di chitarra acustica che abbracciano il folk solitario e arrangiandolo  per l’occasione con le persone presenti fin dagli esordi come Tom Aiezza alle chitarre e banjo già collaboratore di Dylan e Young, in un vortice emozionale e ben studiato che fa risaltare la polvere delle strade e il substrato culturale a cui siamo abituati per produzioni di questo livello.

Un disco , un ep di cinque pezzi, affidati all’apertura del singolo che convince Across The universe, per cercare quella pace lontana, quella luce da incanalare che aiuta a non cadere, aiuta a restare.

Sophie Lilienne – The Fragile Idea (Irma Records)

Sophie Lilienne è Il VeZzo e il VeZzo è Sophie Lilienne.

Marco Vezzonato viene da Venezia ed è uno sperimentatore di trip hop sonoro, mescolato all’elettronica d’avanguardia e a sonorità ultraterrene da terra di mare smerigliata e lucidata a dovere per sembrare ancora più bella.

The Fragile Idea racconta una storia, fatta di pensieri fragili, dentro la nostra testa, chiusi dal sacchetto della speranza che non ci da la possibilità di creare, di intraprendere quel viaggio necessario per la nostra totale compiutezza.

The Fragile Idea è anche la colonna sonora di un film che parla di Noi, di come ci muoviamo e di come tentiamo di comprendere il destino, ma che in realtà, proprio il destino stesso ci obbliga ad essere formiche rispettose e stabilizzate in tempi da rispettare, ma che non sono i nostri, relegati a regole già scritte da altri, ma che non sono nostre.

Questo disco è un ‘esperienza uditiva e dal vivo si trasforma anche in esperienza visiva, concentrando sonorità su immagini e immagini su sonorità; artefatti della vita e della morte dove in mezzo ci siamo noi con il nostro vivere quotidiano, innescato da qualche attimo di gioia o da qualche buon disco come questo.

Fragile Idea è colonna sonora essenziale ed esistenziale, dove i protagonisti sono gli umani, alle prese con la loro quotidiana innocenza.

Luca d’Aversa – Luca d’Aversa (Sunny Bit)

Ascoltando Luca sembra di entrare nel tempo, utilizzarlo come dimensione, tanto caro è questo termine al cantautore che cerca disperatamente vie di fuga per raccontare una realtà tante volte ostile, ma piena e carica di sfumature.

Già all’attivo da molti anni il nostro si concentra sullo studio di cantautori passati per dare poi il tocco personale che cambia, evolve e migliora, quasi contorcendosi in amori persi e illusioni lontane.

C’è molto De Gregori in questo e c’è molto stile d’oltreoceano che interseca in modo esemplare un cantautorato che non è mai banale, ma che si autoconvince fino all’essenza, alla ricerca di qualcosa che solo il tempo appunto può dimostrare e cambiare.

Il brano Troppo poco è stato scelto per la colonna sonora di Confusi e Infelici, film di Massimiliano Bruno con Claudio Bisio.

Una ricerca di una felicità quindi, quasi spasmodica, tipica di un cliché italiano, ma che si immola come stato di grazia a cui tutti dovremmo arrivare.

Un cantautore non cantautore, che strizza l’occhio alla musica leggera non rinnegando le radici indipendenti di provenienza.

La purezza quindi mescolata alla voglia di usare, tipica di chi non si arrende mai.

Chaos Conspiracy – Who the fuck is Elvis? (Overdubrecordings)

8 tracce che ti strappano la lingua lentamente, che si insinuano come serpe al collo e ti stritolano le materie prime che ti legano a questa vita carica di agonia e repentino incontrollo.

Un raggio di suoni che si amplia sistematicamente a rifornire di pesanti frastuoni un muro di chitarre gainizzate e messa a posta li per ricomporre ciò che era perduto, disperso, come barca in mezzo al mare che si porta con se ricordi, speranze, illusioni.

I Chaos Conspiracy fanno del grande indie strumentale con venature post e finalizzato al continuo discernimento del dovere, un distacco di maschere a gas che crea quel senso di assuefazione e lisergico letargo da cui dobbiamo uscire per combattere, sempre in ogni dove contro il logorio della macchina e del mondo.

8 pezzi che si librano tra RATM e Korn passando per suoni caotici in evoluzione.

Provare per credere I don’t wanna be your Ipod passando per Calogero Theory o ancora la dirompente title track.

Un chaos che in qualche modo si fa ordine, un rumore che tira le fila dell’indefinito in cerca di qualcosa che sempre e comunque risulta in divenire, tra l’astratto e il concreto tra l’improvvisazione e il costante incedere della novità.

Horizon – L’acchiappasogni (Autoproduzione)

Album meditativo ispirato a saghe storiche con un’incedere cadenzato da batterie sincopate e cantato lirico che si perde nella notte dei tempi ricordando gruppi come Muse e Radiohead in primis.

Una raccolta di piccoli semi da far germogliare verso un nuovo futuro sicuramente migliore di quello che stiamo vivendo, assetato dalla voglia di creare fitte trame comunicative dove le chitarre si lanciano e si disperdono in riff cadenzati e strutturati per dare un senso a quella contemplazione umana che si fa quasi ultraterrena.

Meditativo quindi è la parola chiave perchè il cantato si fa presente, ma riesce ad essere onda che travolge in modo delicato, come essenza che invade un corpo che ti appartiene fin dalla nascita.

Peosia musicale, cantato in italiano per questi cinque giovani di Rimini, che regalano un piccolo ep ben strutturato e suonato in tutte le sue parti.

Grande poi il singolo Bianconiglio che ricorda sonorità legate a Negramaro e La fame di Camilla.

Contrappunti sonori che si intrecciano in arpeggi infiniti, pronti ad esplodere con caparbietà verso il mondo che ci circonda; forse questo è il loro marchio di fabbrica, restare indie, ma con sonorità da pop d’oltremanica, cercando in continuazione una via da seguire.