Stain – Kindergarten Part II (ADA Music/Warner Music)

Kindergarten Part II

Ritornano con un sorprendente album, a completare una sorta di percorso iniziato con la prima parte e su Indiepercui recensita, gli Stain, impressionante band alternativa pugliese capace di vorticosi salti nel buio a rimescolare le carte in tavola lasciandoci ammirare dall’alto della loro bravura un panorama mutevole e cangiante. Il Kindergarten sa osare maggiormente rispetto al passato, dando all’ascoltatore quella sensazione di onda continua e anomala che ingloba momenti di calma apparente ad altri di tormenta scomposta e imprevedibile. Gli Stain non si possono incasellare, si possono solo ascoltare, magari in cuffia, dimenticando il vuoto intorno e cercando di perpetuare immagini nella nostra mente che diventano quadri visivamente d’avanguardia che sposano un’anacronista visione del vissuto universale. Spazi di pura psichedelia accendano chitarre post rock per poi ritornare a parlare il linguaggio dei grandi dai Beatles ai Radiohead ad intessere sovrastrutture musicali e poetiche invidiabili. Kindergarten Part II è meraviglia inscatolata in sei tracce. Ascoltare per credere.

Deshedus – Il brigante (Warner Music/Divinazione Music)

Sorta di concept album come non se ne sentivano più da un po’. Un insieme di pezzi che riuniscono passione e ambizione all’interno di un sodalizio sonoro che crea un ponte necessario tra ciò che è stato e ciò che ci sarà avendo come fulcro unico la storia, il racconto politico-sociale. Il brigante potrebbe sembrare un album di De Andrè e della PFM. La poeticità qui raccolta è pennellata di amore verso tutto ciò che può e deve essere narrato e le tracce che si susseguono sono l’esemplificazione, in musica, di una sorta di canzone popolare arricchita da risvolti elevati che superano la mediocrità del già sentito. Countdown, Mister Tamburino, Il lupo e il brigante, Viola, Ulisse e poi ancora le interpretazioni di Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi di Battisti e La cura di Battiato, rendono questo album un prezioso gioiello autoriale uscito soltanto in vinile. Un disco pregno e carico di lirismo. Un bellissimo esempio di come un’idea portante possa fare da supporto a della musica ben strutturata che persiste allo scorrere del tempo.