The last drop of blood – Season II (VREC)

Deserti dell’anima intensificano meravigliosi anfratti celati allo scorrere dei giorni inglobando la polvere di questi tempi all’interno di un viaggio a tratti onirico, a tratti psichedelico che trova nella granitica visione d’insieme una costruzione preponderante di suoni che si accavallano e lasciano spazio all’oscurità che avanza. Ascoltare il nuovo dei The last drop of blood è come entrare all’interno di una serie televisiva americana dove luci e ombre ricreano una sostanza fatta di miraggi e vagabondaggi estremi da cui attingere esperienze che ci segnano per tutta la vita. L’eccezionale produzione d’insieme regala emozioni ad ogni ascolto e i singoli Postcards from a ghost town, Blood everywhere, Feelin’good sono esempi di come la musica riesca a sposare alla perfezione, quando necessario, testi e racconti che si fanno alterazioni sonore che profumano di necessaria essenza. Un disco davvero importante questo dove internazionalità e capacità interpretativa vanno a braccetto per creare qualcosa di unico.


Casablanca – Il lato oscuro (VREC)

CASABLANCA con ALTERIA nel nuovo singolo “Nella sete”. “Il lato oscuro”  esce il 6 maggio. Concerti a Milano e Roma. – MEI – Meeting degli  Indipendenti

Costruzioni rock ricche e cariche di sfumature che prendono in prestito elementi di un passato non troppo lontano con suoni che cercano di trovare una propria via, un proprio punto di raccordo con elementi di continuità legati ad una musica che sembra non cambiare mai. Il lato oscuro è altisonante poesia che celebra la bellezza di un album cesellato a dovere dove gli spiragli di coscienza sono matrice essenziale per comprendere la strabordante analisi di questo nostro tempo attraverso undici tracce condensate che bruciano e brillano di luce propria. Max Zanotti e compagni ci regalano una prova altamente ispirata dove la strana presenza di Giusy Ferreri sa regalare un valore aggiunto ad un disco che vede anche la voce di Alteria, in Nella sete, creare unione e condivisione di un cammino comune. I Casablanca non deludono di certo, anzi riescono ad essere tra i più rappresentativi pionieri italiani di un rock che purtroppo sta scomparendo.


Nicola Lotto – Il canto nudo (VREC)

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona, barba e testo

Bellezza sin dal primo ascolto. Preziosi gioielli incastonati in questi anni, in questo tempo. Profumi di terre lontane. Terre che risiedono all’interno della nostra anima e lasciano spazio ai giorni che verranno grazie ad un girovagare, ad un andirivieni simultaneo che perpetua attimi, sogni, futuri che verranno. Il bellissimo album di Nicola Lotto è la naturale prosecuzione dell’esordio di qualche tempo fa. Un album, questo che se prima vedeva la partecipazione di Edda nel dare risalto a tracce importanti, ora trova nella presenza di Benvegnù, di Olden, di Flavio Ferri produttore anche del disco, un senso maggiore nel raccontare poesie sull’illusione della vita, sull’amara costatazione che tutto deve finire. Il canto nudo è il bisogno di parlare al cuore. Un bisogno ben rappresentato da un desiderio che qui trova spazio nel costruire i sogni del futuro.

Auge – In purgatorio (VREC)

In Purgatorio - Auge - Vinile | IBS

Un limbo perpetuo dove i fantasmi della nostra realtà attraversano il tempo per condensare parole e suoni in un vortice di sensazioni a tratti immobile, a tratti celato. Un limbo che ingloba il purgatorio della nostra quotidianità nell’inerzia assoluta, nel bagliore costante innescato dall’oscurità, un bagliore di luce nel cercare quotidiano, nel nostro venire al mondo. Il disco degli Auge è un album di alternative rock italiano che sa il fatto suo. Colpisce dove deve colpire e grazie a testi abrasivi e maledettamente reali si colloca all’interno di una poetica che abbandona l’ermetismo per consegnarci nove tracce di morte e resurrezione dagli abissi. In auge, Cadendo, la cover di Battisti Anima Latina, lo splendido primo singolo Tu sei me sono solo alcuni dei momenti, tra i più esaltanti di un album che colpisce in profondità sin dal primo ascolto. 


Lambstone – Higher deeper (VREC)

LAMBSTONE - Higher Deeper - TuttoRock Magazine

Stoner sopraffino, cesellato a dovere che fa del rumore di sottofondo un punto essenziale da cui partire per creare architetture che vanno oltre il già sentito per concentrare l’ascolto attraverso onde sterminate pronte a colpire ancora. Ritornano i Lambstone. Ritornano con un discone prodotto da Pietro Foresti che suona maledettamente rock all’interno di un panorama a tratti asfittico e privo di spessore. Un disco Rock con la R maiuscola ad attraversare il tempo per come lo conosciamo, ad attraversare desideri e sensazioni grazie a suoni curati e cotti a puntino. I singoli  Waste, Revenant, la cover di Terence Trent D’Arby Sign your name, sono punti essenziali da cui partire per comprendere una poetica e un lirismo davvero interessanti qui esposti al grunge e allo stoner a ribadire concetti granitici e di sicuro effetto. Higher deeper è muscolosità svelata, un lavoro calibrato a dovere che lascia il segno.


Bluagata – Di stanze e nevrosi (VREC)

Bluagata

Manierismo sonoro ricco di approcci elettronici a sconfinare all’interno di mondi dove dissonanza e melodia si sposano per creare qualcosa di unico e davvero originale nel panorama della musica italiana. Il disco dei Bluagata scava nelle ansie di ogni giorno, scava nell’universo che non conosciamo incontrando elementi di trasgressione che si sposano ad arte nel riuscire a reinventarsi all’interno di una quotidianità asfittica e priva di vie di uscita. Di stanze e nevrosi è un album che sa reinterpretare uno stile ricercato condendolo di rimandi al sound d’oltreoceano dei Tool in un’immaginifica visione che diventa incubo ad occhi aperti. Comodità, Persone vuote, Liberati, Non si vede riescono a creare un puzzle che disorienta e ingloba per un risultato d’insieme a tratti accecante, da rimanere a bocca aperta a ricoprire il vuoto che assale.


Marco Ongaro – Solitari (VREC)

Il ritorno di MARCO ONGARO con il singolo “Solitari” – MEI – Meeting degli  Indipendenti

Dopo Il fantasma baciatore torna il cantautore Marco Ongaro, già Premio Tenco negli anni ottanta e ora per questa nuova grande occasione in grande spolvero attraverso una musica che si dipana e si muove dal cantautorato rock alla musica d’autore italiana in un saliscendi emozionale che sa raccontare della vita, della morte e di tutti i passi che in mezzo ci troviamo ad affrontare. Solitari è lo specchio di questo tempo. E’ l’introspezione che si fa musica e cerca di convogliare, attraverso canzoni davvero riuscite, un suono moderno, pur valorizzando il passato, ciò che è stato. Pezzi come l’apertura affidata a A ritroso, L’atteso, la stessa title track, Ricominciando, Rimasta qui sono essenza fondamentale per comprendere una poetica che ritrova nella grazia del momento un punto di incontro, un bagliore di luce. Solitari è un disco sull’illusione e sulla speranza, un album per palati raffinati, un insieme di pezzi davvero convincenti.


No more code – Alienation (VREC)

No More Code: "Alienation" punk rock band prodotta da Pietro Foresti -  TuttoRock Magazine

Punk rock deflagrante che spacca le ossa e insiste laddove tutto sembrava essere perduto. Sudore esistenziale stratiforme si sposa inevitabilmente con un concentrato di adrenalina capace di dare senso all’aggressività di fondo in un sodalizio sotterraneo aperto a dismisura e pronto a sfondare di nuovo. Il disco della band di Varese raccoglie al suo interno un insieme di sfumature che vanno dai RATM ai Blink 182, passando per qualcosa di più irrequieto e immediato alla NOFX in un saliscendi vorticoso di speranze e racconti di libertà sognata. Prodotto dal grande Pietro Foresti Alienation è un album che si beve tutto d’un fiato. Dalla potenza di Animal fino alla meditativa Spiderweb passando per i singoli Kill the guitar e Embittered i nostri intascano una prova d’insieme a tratti davvero folgorante.


Marc Ysaye – Back to Avalon (VREC)

YSAYE, MARC -BACK TO AV-CD - €.14,90 Audioglobe Distribuzione Discografica  Indipendente dal 1993

Contaminazioni rock, prog, psichedeliche per un disco che diventa esperienza di vita da vivere a pieni polmoni riascoltando anfratti e sfumature ricercate nello scorrere di questo tempo. L’etichetta VREC si apre all’Europa e decide di distribuire in Italia il primo disco solista di Marc Ysaye, storico batterista e cantante della più importante prog band Belga, i Machiavel. In questo viaggio siderale all’interno dei labirinti delle nostre anime errabonde troviamo una miriade di giochi sonori che impreziosiscono uno scrigno segreto fatto di tanta sostanza, tecnica e capacità di emozionare; caratteristiche peculiari per chi la musica la studia, la divulga e la vive quotidianamente. Sono nove canzoni, una è la cover di Bitter Creek degli Eagles, per un risultato d’insieme che ambisce alla perfezione sonora ricercando nella bellezza estetica una solida e granitica cultura da coltivare.


Geoffrey De Vai – Respira il mio respiro (VREC)

Geoffrey De Vai, esce oggi il suo secondo album “Respira il mio Respiro”.

Cantautore a tratti rock che fa del poppettino ben confezionato la chiave di lettura di un mondo qui narrato e mescolato per colpire al primo ascolto. Geoffrey De Vai musicista italo francese ci regala una prova sincera dove la poesia in musica è veicolo di emozioni radiofoniche qui sottolineate da singoloni attraenti e ammiccanti dove le parole ridondanti fanno da tramite per comprendere e costruire nuovi pezzi di cielo da colorare. Respira il mio respiro, gioco di parole efficace per descrivere l’apparato realizzato dal nostro, è un disco che parla essenzialmente d’amore in tutte le sue più nascoste sfaccettature. Un album che suona davvero bene. Con la partecipazione di Esa El Presidente, Massimo Luca e Roberto Dell’Era il nostro cantautore sa colpire al cuore con una manciata di note ricreando vortici istintivi e degni di menzione.