Villa – Angoscia/Sospetto (L’amor mio non muore dischi)

Nessuna descrizione disponibile.

Dopo la bombetta sonora L’etere/La rinascita ecco centellinare ancora piccole perle di nostrana musica Roberto Villa, in arte Villa, polistrumentista romagnolo che per l’occasione confeziona un altro 45 giri questa volta dalle tinte più oscure e formato sempre da due brani chiamato Angoscia/Sospetto. Echi e rimandi ai film di Dario Argento fanno da contraltare ad una ricerca sonora horror che si discosta notevolmente dalle mode imposte per proseguire un cammino di riconoscimento lungo l’intero stivale, attraverso una musica cupa che ben caratterizza questo tempo infame. Colonna sonora per questi e altri giorni Angoscia/Sospetto canta il declino universale. Suoni che amplificano stanze vuote fanno da contrappeso alle paure esistenziali che convivono, giorno dopo giorno, dentro di noi. Un lato A e un lato B. Niente di più e niente di meno. Tra clavicembali, pianoforti in dissoluzione e chitarre atmosferiche, il nostro sa cambiare registro comunicativo e riesce a convogliare oscure energie in un piccolo vinile da paura.


Villa – L’etere (L’amore mio non muore – Dischi)

Roberto Villa - L'Etere / La Rinascita (2020, Vinyl) | Discogs

Incrociatori westernati che affondano radici nella tradizione musicale italiana degli anni sessanta in un turbinio emozionale di difficile interpretazione, ma straordinariamente ampio e appagante. Romantiche visioni per il 7 pollici di Villa. Un piccolo vinile con due brani totali, uno per lato, a riflettere introspezioni sonore in grado di attraversare il tempo per come lo conosciamo e affondare ricordi, attimi che non torneranno più. Il polistrumentista romagnolo ci regala una prova dal forte sapore malinconico. Una prova tangibile e reale dove la fisicità del supporto rende sicuramente più autentico l’ascolto. Archi, pianoforti, chitarre si intrecciano a creare immagini di mirabile bellezza in un sodalizio unico che dimentica la velocità della musica contemporanea addentrandosi nel cuore dell’ascoltatore con grande empatia, a tratti rivoluzionaria. L’etere è un disco che suona pieno e necessario. Un album da ascoltare e da amare dove l’amore per l’analogico esplode in tutta la sua mirabile potenza creando soltanto meraviglia.