The Notwist – Vertigo Days (Morr Music)

Impronte insicure mai calibrate, ma delicatamente incise come fendenti al cuore. Tanta armonia e visioni. Tante stelle collassate all’interno di spazi impercepibili che oltrepassano le dimensioni conosciute per allargare visioni, allargare stati di tensione emozionale in grado di attraversare il cosmo della nostra mente per arrivare laddove il nostro stare ricerca un mondo migliore da abitare. Tempi bui da illuminare. Tempi in forme e sostanze che vedono un ritorno di una band che ha solcato i mari dell’indie mondiale conquistando anfratti di isole e postazioni elettroniche impressionanti. Sperimentali, ma eleganti, i The Notwist, dal forte sapore internazionale, lasciano terra tedesca per creare un disco atmosferico dove l’eterogeneità dell’improvvisazione arriva a conquistare grazie alla capacità della band di aprirsi ed invitare nell’album numerosi ospiti. Un compendio non omogeneo quindi che riesce a scardinare ideali precostituiti in una forma canzone innovativa e sempre attenta a ricoprire il pop elettronico di orpelli stravaganti, ma efficaci. Where you find me, Oh sweet fire, Sans soleil sono le tre strutture (im)portanti di un album in collisione con le nostre sicurezze. Canzone dopo canzone i nostri riescono nell’intento di dare vita ad una commistione ben riuscita che in tempi di buio può solo gridare al miracolo.