UT – Noise Deadening Barrier (MarsigliaRecords)

ut

Noise in putiferio che elargisce la giusta dose di inquietudine per abbattersi su di un muro di chitarre a tratti fragorose, a tratti meditative che sferzano elettricità senza chiedersi troppo e incrociando la furia dei FASK e Three Second Kiss, portando l’immediatezza in territori aspri e taglienti.

Il power trio genovese raccoglie ciò che di meglio la propria terra ha da offrire coltivando un genere che affonda le proprie radici nel post punk e nell’alternative molto lontano dalla scena mainstream, molto lontano dalla scena pop, in un vortice di incontro e scontro con le correnti oltre oceaniche, creando ponti sopra l’atlantico e atterrando con suoni ruvidi e riconoscibili.

Un disco che si fa portatore di un suono di nicchia, ma allo stesso tempo accompagnato da incedere di protesta, un mix geniale e congeniale capace di entrare in profondità e strappare gli ultimi fili d’erba alla terra, gettarla al suolo e lasciarla lì in un vuoto cosmico e siderale in un vuoto che deve essere riempito.

Ecco allora che le dieci canzoni del disco hanno proprio questo compito, quello di concedersi e riuscire nell’intento di dare personalità ad un genere, rispolverando al meglio le armi per distruggere il sistema, come scheggia che si conficca fino in fondo, come orizzonte nuovo carico di buone aspettative.