Yakamoto Kotzuga – Usually Nowhere (La Tempesta)

Intrecci sonori contagiosi privi di lirismo, ma che inesorabilmente si fondono a vissuti che lasciano in bocca ambizioni e concetti che vanno ben oltre la realtà che conosciamo, anzi si implementano in vuoti cosmici da riempire fino all’ultimo bicchiere, reso assurdità dal mondo e dal destino ineluttabile.

Giacomo Mazzucato è tutto questo, un’opera ansiogena in divenire che affonda e lotta, si consuma e crea, lasciando da parte l’usuale per comporre avventure soniche tra stranezze celebrative di un tempo che non è poi così lontano.

Questo disco può essere precursore di ciò che verrà, la lontananza non è mai stata così vicina e il sapore che ci lasciano queste 11 tracce non è un sapore legato soltanto alla sperimentazione, ma un qualcosa che va ben oltre il nostro udito, è materia da cui trarre spunto per pubblicazioni future: un suono extraterritoriale tra moti ondosi e calma piatta portatrice di nuove esigenze che esplicano in un bisogno essenziale di continua creazione.

Ecco allora un album da cui partire, su cui fondare il proseguo di genere, una lunga lotta indefinita, ma che pone le basi per ciò che verrà, tra contaminazioni e perfetto stile mai incasellato, ma sicuramente vissuto.