Uscitanord – Manufacta (Autoproduzione)

Manufacta - Uscita NordElementi del fantastico ad incontrare il reale attraverso un cantautorato in chiave jazz che ammalia per atmosfere notturne ricreate e capace di perpetuare un’idea di bellezza immacolata da assaporare pezzo dopo pezzo. Nel nuovo album degli Uscitanord c’è un’intenzione di fondo che fa del lirismo raccolto un bisogno sempre nuovo e necessario di stupire grazie a contrappunti sonori che incantano costruendo ponti, oltrepassando confini e insinuandosi laddove il bisogno di raccontare viene soppiantato dal trasporto onirico a dare senso alle immagini che ci troviamo, giorno dopo giorno, ad ammirare. Manufacta, nel suo girovagare mellifluo, fa dell’immediatezza un’ancora per questo ed altri porti da raggiungere. Nel disco degli Uscitanord troviamo l’amore per le cose più semplici e pure. Un amore così grande a ricoprire il cielo stellato di sogni e oscurità, di racconti di vita e di quell’instancabile bisogno di far parte di un qualcosa di più grande e condiviso chiamato esistenza.


Uscitanord – Il sogno occidentale (I Cuochi Music)

Dopo quattro anni di distanza dall’album Non aspettare ecco il ritorno degli Uscitanord, band abruzzese che da venti anni calca la scena del rock d’autore italiano con sperimentazioni leggere e sfiorate in bilico tra orecchiabilità in attimi e fraseggi di introspezione velata in grado di raccontare lo specchio di un’Italia e di un mondo occidentale che esiste e ci ingloba, ci consuma e annienta tra gli oppiacei del benessere e un mondo in decostruzione. A livello musicale il suono è contaminato da elementi jazz, elettronica mai sospinta e quella base di pop rock che seduce e conduce in qualche modo ad un tempo passato, a quel cantautorato fine ’70 e inizi ’80 che ricercava nella sperimentazione una nuova esigenza ed uno sbocco in evoluzione. Ballata moderna è un pezzo simbolo dell’intero disco, passando per L’eleganza della sposa o pezzi come La bugia, la verità e la bellissima title track nel finale fanno de Il sogno occidentale un disco che sa osare restando in parte nell’ordinario, un album che comunica e porta alla mente immagini di un mondo ancora da conquistare.