Cesare Malfatti – Una mia distrazione +2 (Adesiva discografica)

 

Un disco raccolto, a braccia conserte, teso a ristabilire l’attimo che verrà, la pace dei sensi velata da una leggera e instabile malinconia di fondo che dona al tutto un pensiero rinnovato, vivo, quasi fosse una carezza, una ricerca di se stessi che non ha mai fine, un ricoprire il mondo di leggerezza e poesia come non mai.

Cesare Malfatti non ha bisogno di presentazioni e se non sapete chi è scrivete il suo nome su qualche motore di ricerca e vi apparirà un’immensa e vasta biografia.

Cesare Malfatti per noi è un uomo che ha saputo prendere tutto il tempo con se, con la capacità di creare in progressione un corpo mutevole impreziosito da registrazioni fatte nell’ultimo periodo e aggiungendo quel +2 che di certo non sminuisce l’opera, ma la completa e la porta in alto, fin sopra territori di pura poesia musicale, dove tra questi spiccano pezzi incantevoli e sublimi come Se tu sei qui, passando Per Noi e giù giù fino a una Casa che, quasi fosse un concept album sull’abbandono e la solitudine, il riflettere ad occhi aperti un mondo diverso, con quelle capacità extrasensoriali che solo un grande della musica può avere.

Tanto talento quindi, per una strada che non finisce mai e soprattutto per un percorso di persona, uomo, che non finisce mai.

Il disco suona come un contatto di corpi in precario equilibrio, pronti a prendere il volo, ma ancorati come macigni al suolo, un vuoto che ti prende alla gola, ma che ti riempie il cuore.