La notte – La notte (TirrenoDischi)

Ammantati dalla sola oscurità che riesce nell’intento di sovrastare qualsivoglia forma di luce, questo primo Lp costringe l’ascoltatore ad abbottonarsi per bene il cappotto per andare incontro ad un qualcosa che a fatica sappiamo interpretare.

Suoni psichedelici di matrice ’70 che incontrano molte chitarre di Gish e di Mellon Collie dei compianti Pumpkins per dare sfoggio reale di un costrutto che tiene conto di un cantato italiano che delinea maggiormente un’indole di carattere credibile e sincera dove l’improvvisazione e la sperimentazione si fondono con grande stile e sicurezza nel creare strutture sonore mature e acide, a tratti spigolose, a tratti sviscerali ed emozionali, quasi a completare il senso di impotenza interiore che ci accomuna.

Testi taglienti di forte connotazione tangibile e verista, che ti sbattono in faccia la realtà così com’è, senza mezzi termini e mezze misure.

Addentrarsi nella notte significa fare i conti con noi stessi, con quello che siamo e con quello che siamo stati, a ricercare i colori dove il nero prevale, tra le scale di grigi importanti e quella paura, quasi mistica, nel riscoprire traccia dopo traccia, che anche Noi siamo parte di un qualcosa di più grande, lontano, inesplorato, ma sempre acceso nei nostri cuori.