TIR – Nosferatu ost (Ribéss Records)

Odore di un tempo passato annebbiato dalla polvere simultanea di un bagliore mai eccesivo, ma pronto ad esplodere ad ogni elucubrazione sonora compiuta e recuperata attraverso una sonorizzazione coraggiosa e affascinante del grande capolavoro di Murnau. Un Nosferatu che prende vita e ricopre di oscurità il mondo circostante intensificando visioni che si sovrappongono alla realtà tentando di dare un senso all’inspiegabile che avanza. Il mastodontico lavoro di Marco Pandolfini e Giulio Galeno Giorgietti è impresa degna di nota e di sicuro interesse. Si respira l’esigenza di recuperare il perduto attraverso suoni esemplari. C’è l’intenzione di dare un nuovo valore alla condizioni estrema dell’uomo, una metafora perpetuata in musica che qui vive grazie alle atmosfere create, grazie a quel senso di oppressione perenne che si respira in un disco pregno di meraviglia che trova nel buio che avanza una luce capace di illuminare un percorso che conosce l’importanza e la grandezza di un’internazionalità raggiunta ed espressa con grande maestria e bravura.


TIR – CLIMA (Ribéss Records)

Evoluzione sonora di quello che era il gAs, gabinetto di Alchimia sonora, costola di improvvisazione che aveva come punto d’incontro la sede della Ribéss Records, un disco composito fatto di astrazioni questo CLIMA, un processo continuo di fare e dismettere, maneggiando con cura l’intero spazio che abbiamo a disposizione e ricoprendo di apposite e dovute precauzioni quel senso di ambiente sonoro elegante e pieno di sfumature, capace di inabissarsi e poi condurci verso lidi lontani, mirabili come gli orizzonti che solo al tatto possiamo immaginare. Moltitudini di generi che si affacciamo alle nostre orecchie sono solo accenno alle strutture che possiamo percepire in questa produzione, nulla è dato per scontato e tutto sembra aprirsi ad un mondo in dissoluzione per dare vita ad una colonna sonora del nostro tempo che è si fuga dalla realtà, ma anche e soprattutto amore per il tangibile, quello stesso amore che segna le nostre esigenze e ci conduce nel vortice infinitesimale di pezzi come Kobane, Eternebra, Munduruku. Dalle astrazioni concettuali dei Casa di Filippo Bordignon passando per l’evoluzione di un post rock elettronico TIR è la candela che ci fa osservare da vicino la profondità degli oceani, della terra e dei cieli che abitiamo.

Crowdfunding per sostenere il progetto:

https://www.musicraiser.com/it/projects/8108