The conformation change – Soundtrack for a new shape (Of mind) (Autoproduzione)

L’oscurità che conquista, che ti fa scendere negli abissi più profondi di un nulla che avanza al passaggio di un sodalizio musicale che lega elementi di post rock al prog metal d’annata con condensate sonore e cambi repentini che fanno del virtuosismo una traccia di sicuro impatto e di incubi da assaporare.

I Ramstein senza il cantato? I Tool o preferite i più morbidi A perfect Circle?

Le classificazioni non fanno per noi e nemmeno per i veronesi The conformation change che con questo piccole ep di 5 tracce si concedono il lusso di regalare una colonna sonora per i nostri tempi: sporca, distorta, a tratti devastata dal piccolo rumore che può rovinare il granitico muro di chitarre che si staglia inesorabile al passaggio di presenze non del tutto raccomandabili.

5 tracce strumentali quindi che ti lasciano con l’amaro in bocca perché ne vorresti di più, vorresti ancora assaporare i momenti di opportunità lasciati al passaggio di questa band caratterizzata da un suono compatto, tondo e omogeneo nonostante le diversità di genere che si intensificano lungo il disco.

Un album che lascia ben sperare per il futuro, un disco che è ben oltre i limiti dell’immaginabile e di sicura scorta nei momenti di digiuno, un percorso lungo ancora una vita che darà prima o poi i frutti sperati.