Medicamentosa – Floodd (Tempura Dischi)

album Floodd - Medicamentosa

Incroci di psichedelia con la techno ad incontrare un vortice discostante di previsioni catastrofiche e segni del destino in un mare in tempesta che non dona aspettative, ma piuttosto toglie aria all’ambiente circostante trasformando il tutto in ambizione composta che può solo dare buoni frutti. Il disco di Medicamentosa è un EP che si muove alla velocità dell’acqua recependo un bisogno di appartenere a questa terra attraverso la creazione di cinque pezzi che muovono tra cielo e profondità marine ad incontrare soluzioni che ricordano una calma apparente pronta ad esplodere. Floodd è un lavoro complesso, stratificato e nello stesso tempo immediato. Raggiunge l’ascoltatore con un tiro micidiale e di contro sedimenta ragionamenti che vanno oltre le architetture a cui siamo abituati. Una scossa profonda quindi, un punto di contro, un’origine costante di ripresa e abbandono. 


Il corpo docenti – Scivoli (Libellula Music/Tempura Dischi)

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Sferzate di rock giovanile che ben seguono la potenza sonora del momento legata indissolubile a band come FASK o Majakovich in un’elettricità di fondo basata nel raccontare stati d’animo all’interno di città grigie abbandonate dal sole, all’interno di movenze strutturali raccolte e pronte ad esplodere alla minima accensione. Il corpo docenti incasella una buona prova che manca un pelo di personalità, ma nel complesso instaura con l’ascoltatore un senso di energia profonda pronta a colpire, pronta ad entrare in comunione con un’idea di complessità che via via tende ad amplificarsi ascolto dopo ascolto. Il breve EP di cinque canzoni è un buon esordio da Silenzio a Scivoli, passando per la significativa Il muro per un disco concentrico che non cerca soluzione, ma piuttosto dona molteplici vie di fuga. 


Babel Fish – Follow me when I leave (Tempura Dischi)

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Secondo breve lavoro per la band modenese formata da Giordano Calvanese, Gabriele Manzini, Matteo Vezzelli e Edoardo Zagni, secondo lavoro ad aprire contesti incasellati in un piccolo EP siderale formato da quattro tracce quasi eteree che sopraggiungono e convergono inaspettate ponderando inclusione all’interno di un mondo oscuro e nel contempo bellissimo. Quattro canzoni soltanto che permettono però all’ascoltatore di farsi un’idea delle potenzialità di questa band in evoluzione, tra un post rock d’annata fino al più moderno shoegaze toccando punte che ricordano band come God is an astronaut o Explosions in the sky ad intessere trame e a ricordare le nostre radici fino alla ricerca spaziale di universi paralleli da poter abitare. Follow me when I leave è un disco che getta le basi per soddisfazioni future, è qualcosa di terreno e nel contempo un qualcosa capace di galleggiare nell’etere più lontano e nascosto alla ricerca di quella oscurità fattasi luce che colpisce a perdita d’occhio. 


Oscar di mondogemello – Nero (Tempura Dischi/Porcoggiuda Music File)

Apoteosi del nero che si evince attraverso ispezioni di colore che nutrono il cantautorato e lo trasformano perpetuando risposte che sembrano non avere fine emotiva. Il disco di Ivan Borsari con un nome d’arte stranissimo: Oscar di mondogemello è un album che si affaccia nell’imminente bisogna di instaurare con l’ascoltatore una comunione di intenti che si evince in una musica rock perennemente in bilico con le asprezze della vita e i desideri di ognuno di noi che ci appartengono e ci toccano da vicino. Il substrato di fondo attinge ad un suono che si fa completa evoluzione dagli anni ’90 ad oggi incontrando l’acume e il desiderio di sperimentare nuove forme sonore senza dimenticare radici ben piantate e solide. Le nove canzoni proposte sono e si fanno desiderio che verrà, raccontando di sogni infranti e vita da costruire ancora. Le ricercatezza si fanno importanza in questo album d’esordio solista, un getto imperscrutabile di abbandono che riecheggia da Ascolta fino a Sogni in un cerchio di caos che trova nell’oscurità del nero la propria ancora di salvezza.