Swanz the lonely cat – Covers on my bed, stones in my pillow (Desvelos)

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Capolavoro di introspezione sonora per il leader dei Ded cat in a bag Luca Andriolo, un disco intimo e raccolto dove l’ossatura principale si spoglia per dare vita a racconti oscuri e rivisitazioni alquanto azzeccate di pezzi sonori che sfiorano la sensibilità dell’artista e prendono di sopravvento quello stile minimale che ben si amalgama alla voce roca, profonda di uno chansonnier penetrante e alquanto convincente. Il disco in questione è un gioiello che vive di vita propria, lo senti da lontano già con il pezzo d’apertura Love me tender di Presley per proseguire con le bellezze sfuggenti, ma presenti di Buddy Holly e Joy Division rispettivamente con Peggy Sue Got Married e The Eternal fino ad arrivare ad apici notevoli nelle costruzioni intricate poesia di Thoughtless Kind di John Cale. Un album davvero notevole per caratura capace di abbandonare il senso di resistenza per lasciarsi andare a linee di demarcazione che prendono spunto da un lontano mondo perduto ricordando per certi versi l’opera ultima di Stella Burns e approcciando un intero insieme di rivisitazioni su di una voce che già da sola costituisce arrangiamento portante per originalità e credibilità.