WAS – Sunday (DeAmbula Records/Costello’s Records/Tiny Speaker Records)

Andrea Cherchi vive tra gli alberi intrappolando i suoni della natura e liberandoli sotto forma di impalcature elettroniche capaci di penetrare in profondità, all’interno del nostro cuore, per un pop, con la sua creatura WAS, che non passa inosservato, anzi si ricava una nicchia ben precisa di pubblico grazie ad un forte impatto sonoro che si dipana egregiamente tra le malinconie post Bon Iver raggiungendo le divagazioni di James Blake e le melodie raffinate dei Blonde Redhead in un disco che ha il sapore del vintage, del tempo passato, di tutto ciò che con il tempo acquisisce un significato nuovo, diverso e reale, stiamo parlando di otto tracce che vivono di una luce propria, nel vero senso della parola, illuminano partendo dal basso, da quella A Swamp fino ad arrivare alle vertigini di Saturn passando per pezzi come la riuscitissima Sleep in una corale solitaria di rara bellezza, calda coperta per l’inverno che verrà, magie allo stato puro in verticale memoria ascensionale che hanno il sapore delle cose migliori.